Si è conclusa oggi l’esercitazione di protezione civile Vardirex (Various Disaster Relief Exercise), che dal 18 al 27 ottobre ha visto le Truppe Alpine dell’Esercito e la Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini (Ana) impegnate insieme sul territorio di Piemonte, Veneto e Abruzzo, con il coordinamento del dipartimento di Protezione Civile nazionale. Vardirex 2023 è stata organizzata dal Comando delle Truppe Alpine di Bolzano con la collaborazione della Brigata Alpina Taurinense di stanza a Torino e della Protezione Civile di Ana. Era basata sulla simulazione realistica di due emergenze, un’alluvione e un incendio boschivo, inscenate rispettivamente in Piemonte e Abruzzo. Complessivamente sono stati oltre 400 gli uomini e le donne che hanno partecipato, oltre 200 mezzi ed equipaggiamenti.
Nella provincia di Cuneo, è stata simulata l’esondazione di un torrente. E poiché in alcuni giorni dell’esercitazione si sono verificate reali situazioni critiche legate al maltempo, la presenza dell’Esercito e della Protezione Civile ha consentito la rimozione di detriti trascinati da una frana e il rafforzamento degli argini di un fiume, nel Saluzzese.
Nella giornata conclusiva, si è tenuto un meeting nella sede della Provincia di Cuneo: vi hanno partecipato il Comandante delle Truppe Alpine, Generale Ignazio Gamba, il Presidente di Ana, Sebastiano Favero, e Luigi D’Angelo, direttore Operativo del coordinamento Emergenze del Dipartimento della Protezione Civile. Il Generale Gamba ha evidenziato “il contributo sul fronte della prevenzione fornito ai territori di Piemonte e Abruzzo dall’edizione 2023 dell’esercitazione Vardirex, attraverso la realizzazione di lavori concreti e stabili di difesa idraulica e antincendio”, in aggiunta alla valenza corale dell’addestramento condotto sul campo. Favero ha sottolineato “il ruolo degli Alpini e l’importanza di saper operare insieme, per prevenire le conseguenze delle emergenze naturali ed essere in grado di salvare la vita a chi è colpito dalle calamità”.
Nel Cuneese sono stati coinvolti personale e macchine movimento terra del 32° reggimento genio della Brigata Alpina Taurinense, insieme a quelli della Protezione Civile del 1° Raggruppamento dell’Ana. A Entracque si è svolta la simulazione del recupero di persone ferite e rimaste isolate, a opera di una squadra di Soccorso Alpino Militare del 2° Alpini di Cuneo calata da un elicottero AB 205 del 34° distaccamento permanente ‘Toro’ dell’Aviazione dell’Esercito: è stato utilizzato anche un elicottero HH139 SAR (Search and Rescue) dell’Aeronautica Militare. Al fine di valutare danni strutturali, i genieri del 32° di Fossano e gli specialisti della Protezione Civile hanno condotto ricognizioni a bordo di imbarcazioni a motore sul bacino della diga di Entracque, gestita da Enel Greenpower, partner di Vardirex 2023.
In Abruzzo, sono intervenuti i nuclei Anti Incendio del Battaglione Multifunzionale ‘Vicenza’ del 9° Alpini dell’Aquila, insieme ad assetti della Protezione Civile del 4° Raggruppamento ANA, supportati da un elicottero del Centro Addestrativo Aviazione dell’Esercito; sono inoltre intervenuti gli operatori del battaglione Alpini ‘l’Aquila’ e della Protezione Civile dell’Ana, personale medico di Esercito, Croce Rossa Italiana e Sovrano Militare di Malta. A Gessopalena, una squadra del Soccorso Alpino Militare del 9° Alpini e due binomi cinofili della Protezione Civile Ana, sono stati impegnati nella ricerca e soccorso di due dispersi, Presso Lago S. Angelo i nuclei degli Alpini hanno infine realizzato una linea forestale tagliafuoco, con la collaborazione tecnica dei Carabinieri Forestali.