Il 18 novembre 2013 una violenta ondata di maltempo ha colpito la Sardegna, causando ingenti danni e vittime. I fenomeni meteo più intensi si sono concentrati nell’area del Medio Campidano, della Gallura, dell’Ogliastra e del Nuorese. Le piogge torrenziali, che in alcuni casi hanno toccato i 400 mm in 12 ore, hanno provocato esondazioni, frane e smottamenti. I fiumi e i torrenti sono esondati, allagando le strade, le case e le campagne. In molti casi le strade sono state interrotte e i treni rimasti bloccati.
Il bilancio dell’alluvione è stato drammatico: 17 persone morti, 2700 sfollati e danni economici per oltre 1 miliardo di euro.
Tra le zone più colpite Olbia, dove sono morte 9 persone, e il Nuorese, con 7 vittime. A Olbia le piogge hanno provocato l’esondazione del fiume Tino, che ha travolto case, strade e ponti. A Nuoro le piogge hanno provocato l’esondazione del fiume Tirso, che ha allagato il centro storico della città.
L’alluvione del 18 novembre 2013 è stato un evento drammatico che ha colpito duramente la Sardegna. L’evento ha portato alla luce la necessità di interventi di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico sull’isola.