L’appello dei ricercatori greci: “aiutateci a preservare l’Osservatorio Nazionale di Atene”

L'Osservatorio è un centro di ricerca pubblico "con una lunga storia nella ricerca che dura da più di 180 anni"
MeteoWeb

Sono già oltre 500 le firme per la petizione lanciata da scienziati e ricercatori dell’Osservatorio Nazionale di Atene (NOA): “Portiamo urgentemente alla vostra attenzione un recente sviluppo molto preoccupante riguardante la nostra organizzazione e chiediamo il vostro sostegno,” si legge nell’appello pubblicato ieri. “NOA è un centro di ricerca pubblico con una lunga storia nella ricerca che dura da più di 180 anni, essendo in realtà il primo istituto di ricerca del moderno stato greco. Come molti di voi sanno, alcuni dei suoi temi chiave includono Astronomia, Astrofisica, Applicazioni spaziali, Ambiente, Energia e Meteorologia, Sismologia e Geodinamica. La NOA, come tutti i centri di ricerca greci, è supervisionata dal Segretariato generale della ricerca e dell’innovazione (GSRI) del Ministero dello sviluppo. Il 15/11/2023 il governo greco ha deciso di trasferire la NOA dal GSRI al Ministero della crisi climatica e della protezione civile (MCCCP), al fine di sostenere la sua specifica missione operativa. Tuttavia, questa decisione trascura grossolanamente il fatto che solo una piccolissima parte dei ricercatori della NOA può contribuire in qualche modo alla missione della protezione civile in base ai propri campi di competenza“.

Ti imploriamo di aggiungere la tua firma a questa petizione, per aiutare a preservare l’Osservatorio Nazionale di Atene come un centro di ricerca vitale in Grecia, garantendo il suo continuo contributo al progresso scientifico all’interno della sua legittima sede, il Segretariato Generale della Ricerca e dell’Innovazione,” affermano i ricercatori. “Questa decisione rappresenta una minaccia imminente per il progresso della ricerca in Grecia e per la stessa NOA come centro di ricerca, mettendo a repentaglio la sua attuale traiettoria di crescita esponenziale nell’attrarre finanziamenti per la ricerca competitiva e nel raggiungere l’eccellenza scientifica. Rivela anche una fondamentale mancanza di riconoscimento e comprensione degli aspetti operativi e gestionali unici richiesti nella supervisione e nel supporto di un centro di ricerca. Le competenze necessarie per tali materie sono consolidate all’interno dell’unico organo di controllo competente, il GSRI“.

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