Uno studio pubblicato su Communications Earth & Environment riferisce che episodi di caldo eccessivo e siccità, potrebbero verificarsi sempre prima e sempre più frequentemente in Europa entro il 2050. Il cambiamento climatico sta portando al verificarsi di eventi meteorologici e climatici estremi sempre più frequenti. Siccità, ondate di caldo, inondazioni o incendi che possono causare gravi danni socioeconomici. Inoltre, non è chiaro in che modo l’aumento della variabilità nel sistema Nord Atlantico possa influenzare questi eventi estremi in Europa.
Lo studio della dottoressa Suarez-Gutierrez
La dottoressa Laura Suarez-Gutierrez insieme ad alcuni suoi colleghi ha studiato quanto presto potrebbero verificarsi in Europa gli eventi climatici anomali dovuti all’eccessivo caldo e alla siccità di fine secolo. Ha studiato, inoltre, il ruolo che la variabilità del Nord Atlantico nel corso dei decenni potrebbe svolgere in uno scenario climatico moderato che porta a un riscaldamento di circa 2,25°C entro la fine del secolo. Utilizzando una serie di parametri di stress termico singolo e composto e di siccità estremi e una serie di 100 simulazioni dal modello climatico Grand Ensemble del Max Planck Institute, gli studiosi sono giunti ad interessanti conclusioni.
Grazie a tali simulazioni, si è scoperto che la probabilità che eventi singoli e composti di stress da caldo estremo e siccità di fine secolo si verifichino ripetutamente anno dopo anno è maggiore di 1 su 10 entro il 2050-2074. Tutte le forme di stress da caldo, inoltre, potrebbero già raggiungere una probabilità su 10 di verificarsi entro il 2030-2039.
Inoltre, temperature marittime superiori alla media nel Nord Atlantico contribuiranno a condizioni di ulteriore secchezza e caldo in Europa. Si stima che, in queste condizioni, le temperature di fine secolo, di cui si è parlato precedentemente, saranno ancora più probabili (fino a due volte in più) nei decenni a partire dal 2030.
Lo studio si conclude affermando che la variabilità climatica del Nord Atlantico potrebbe aumentare la frequenza di periodi pluriennali di caldo estremo e siccità in Europa e che la preparazione a tali eventi devastanti deve aumentare.