La recente ondata di caldo che ha colpito la Bolivia ha causato la morte di almeno 13 persone, secondo quanto dichiarato dal Ministro della Salute e dello Sport, María Renée Castro. La situazione più critica nel dipartimento di Santa Cruz, dove le vittime avrebbero perso la vita a causa di “colpi di calore”. Il Ministro ha chiarito che le persone decedute erano già affette da patologie pregresse, come il diabete o l’ipertensione, e che al momento del ritrovamento presentavano elevati livelli di disidratazione.
Contrariamente alle prime ipotesi che indicavano il fumo come possibile causa, l’esponente di governo ha smentito questa teoria, annunciando invece che verrà condotta un’indagine più approfondita su questi tragici casi. È importante notare che l’aumento delle temperature in tutto il Paese andino, con picchi superiori ai +40°C in alcune aree, è ulteriormente aggravato dagli incendi che colpiscono foreste e praterie. Tale pratica, volta ad ampliare le superfici agricole, contribuisce significativamente alla già difficile situazione meteo.