Erosione e mareggiate: cede un tratto del lungomare sud a Marsala | FOTO

Nell'arco di quattro settimane, è crollata quasi mezza corsia della strada provinciale 84 che dal centro di Marsala conduce ai lidi del versante sud
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La progressiva azione di erosione del mare, il suo innalzamento e le mareggiate hanno provocato il cedimento di un tratto della strada provinciale 84 che dal centro di Marsala conduce ai lidi del versante sud. I primi segnali di cedimento dell’asfalto si erano notati un mese fa. E per questo motivo, l’amministrazione aveva disposto l’immediata chiusura al traffico del tratto di strada compreso tra l’ex “fortino” (una casamatta realizzata nel corso della Seconda Guerra Mondiale) e il primo incrocio con l’arteria che collega il lungomare, realizzato negli anni ’60 del secolo scorso, con la via Vecchia Mazara, nell’entroterra.

Adesso, la situazione è decisamente peggiorata. Nell’arco di appena quattro settimane, infatti, è crollata quasi mezza corsia, con il mare che penetra sotto la strada. “Da tempo – ha dichiarato il sindaco di Marsala, Massimo Grillo – abbiamo segnalato la questione sia al Libero Consorzio di Trapani, competente in quanto si tratta di strada provinciale, che agli uffici comunali. Le mareggiate che si abbattono direttamente sulla costa danneggiano chiaramente il manto stradale della SP84, oltretutto messa a dura prova anche dalla posa di nuova rete fognaria. Lavori, questi, che non sembrano essere stati eseguiti a regola d’arte dall’impresa incaricata, come verificato a seguito del conseguente sopralluogo dei tecnici comunali e del Libero Consorzio”.

A dare la misura di quanto il mare sia avanzato in questo tratto di costa negli ultimi 40-50 anni è la “casamatta” risalente alla Seconda Guerra Mondiale che fino ai primi anni ’90 era sulla terraferma e che adesso è in mare, ad almeno trenta metri dalla riva. Il mare, quindi, è avanzato di circa un metro l’anno. E l’azione di erosione dei flutti ha “divorato” anche tratti di costa anche vicini alla città, sul lungomare Boeo. La situazione più critica è nel tratto tra la chiesa di San Giovanni e il Museo archeologico di Baglio Anselmi, dove le mareggiate hanno fatto franare in acqua il terriccio accanto il marciapiedi. In un tratto, tra il margine del marciapiede e lo strapiombo sul mare, ci sono meno di 50 centimetri.

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