Si aggrava la situazione dei quaranta operai indiani intrappolati nel tunnel stradale in costruzione nello Stato himalayano dell’Uttarakhand. Abhisek Ruhela, il giudice che rappresenta la più alta autorità del governo nel distretto dove è accaduto l’incidente, ha fatto sapere che alcuni di loro si sono ammalati, e che accusano febbre e dolori. Le operazioni per liberarli proseguono più lentamente del previsto a causa dei detriti, che continuano a crollare sui soccorritori. L’India ha anche chiesto consiglio a un’impresa thailandese, che salvò 12 bambini da una grotta allagata nel 2018. Oltre ai tecnici tailandesi, l’India ha preso contatti con l’Istituto Geotecnico Norvegese, chiedendo aiuto.
“Medicinali, cibo e ossigeno sono stati inviati attraverso dei tubi agli operai“, ha riferito l’ufficiale di Polizia Prashant Kumar, mentre l’Aeronautica Militare ha caricato una seconda perforatrice a bordo di un aereo militare – un Hercules C-130 – per “accelerare le operazioni di salvataggio”, ha aggiunto la stessa fonte.
Dalla mattina del 12 novembre, quando è avvenuto il crollo, le scavatrici stanno rimuovendo i cumuli di macerie e detriti dal sito nello stato himalayano dell’Uttarakhand per creare un tunnel di fuga per gli operai, che sono tutti ancora vivi. “I contatti con i lavoratori vengono mantenuti”, ha aggiunto Kumar. Decine di colleghi degli operai intrappolati hanno manifestato davanti al tunnel, accusando le autorità di “lentezza nelle operazioni di salvataggio“, ha denunciato uno dei dimostranti.