In India, i soccorritori hanno comunicato che l’operazione per liberare 40 uomini intrappolati da 5 giorni in un tunnel in costruzione sta avvicinandosi al successo. Il colonnello Deepak Patil, responsabile delle operazioni, ha dichiarato ai media che l’utilizzo di un’escavatrice estremamente potente, giunta da Delhi attraverso un cargo militare ieri, potrebbe essere la chiave per il successo dell’operazione. La nuova attrezzatura è progettata per inserire un tubo d’acciaio di 90 centimetri di diametro tra i detriti, fornendo così una via di fuga agli operai intrappolati.
Nonostante solo 3 metri e mezzo separino gli operai intrappolati e i soccorritori, l’operazione è stata rallentata dal continuo crollo di detriti sulla zona di lavoro. La Protezione Civile è in costante contatto con gli operai e ha fornito ossigeno, acqua, porzioni di cibo e medicinali attraverso un sottile tubo, essenziali per coloro che hanno segnalato febbre e difficoltà respiratorie nelle ultime ore.
Le autorità indiane hanno richiesto consulenza e assistenza ai tecnici thailandesi noti per il salvataggio del 2018 di una squadra di ragazzini intrappolati in una grotta, e all’Istituto Geotecnico Norvegese. Il tratto del tunnel coinvolto nell’incidente è parte di un’infrastruttura stradale di 4,5 km che mira a collegare due importanti siti induisti, Silkyara e Dandalgaon, un progetto prioritario per il premier Narendra Modi.