La Regione Friuli Venezia Giulia non potrà intervenire con l’ordinario per rimediare ai danni, particolarmente ingenti, causati dal maltempo sul lungomare di Trieste. Lo ha detto oggi l’assessore alla Protezione Civile, Riccardo Riccardi, dopo aver effettuato un sopralluogo nella pineta di Barcola e sul lungomare danneggiati dalla mareggiata dei giorni scorsi, insieme al sindaco, Roberto Dipiazza, e al direttore centrale della Protezione Civile regionale, Amedeo Aristei. “Quello che ci troviamo ad affrontare oggi, con tutta la sua evidenza, è un mutamento climatico caratterizzato da eventi violenti sempre più ravvicinati. Dal mese di luglio, il territorio della nostra regione è stato più volte colpito in maniera importante da ondate meteo avverse che ci hanno visto impegnati costantemente in attività di messa in sicurezza delle comunità e del territorio“, ha detto Riccardi. “La forza delle acque ha compromesso parte del lungomare con erosioni importanti nella parte della passeggiata – ha detto Riccardi, che in questi giorni ha monitorato costantemente l’evoluzione delle condizioni meteo con sopralluoghi nelle zone più colpite e dalla sala operativa regionale della Protezione Civile -. È evidente che non potremo intervenire con l’ordinario per rimediare a questo tipo di danno, particolarmente ingente”.
“Il primo passo da fare sarà quello della conta dei danni, che riceveremo dai Comuni colpiti – ha spiegato l’assessore Riccardi -. Sarà necessario capire di che danni si tratta, che tipologia di intervento è necessario eseguire per rimediarvi, quali le competenze e quali i poteri. E quali le disponibilità finanziarie. La conta dei danni sarà portata all’evidenza dal Dipartimento nazionale di Protezione Civile per una eventuale dichiarazione di Stato di calamità”. “Gli interventi eseguiti dalla Regione per la tutela della comunità, per la salvaguardia della sua incolumità e per la tutela del territorio, hanno fatto sì che queste giornate di intenso maltempo causassero danni certamente importanti ma comunque limitati: investire sulla sicurezza del territorio ha evitato l’esondazione dei film principali, come ad esempio l’Isonzo, e un ripristino delle condizioni più critiche in tempi molto brevi. Molte restano le situazioni da risolvere, partendo da Mortegliano per arrivare fino ai recenti smottamenti nelle Alpi e nelle Prealpi“, ha detto Riccardi.
Primo obiettivo ripristino della viabilità del Lazzaretto dopo le mareggiate
L’assessore regionale al Turismo Sergio Emidio Bini questa mattina e l’assessore regionale alla Protezione Civile Riccardo Riccardi nel pomeriggio hanno effettuato sopralluoghi a Muggia, in provincia di Trieste, dove le mareggiate dei giorni scorsi hanno gravemente compromesso un tratto di costa rendendo inagibile parte di strada per Lazzaretto, asse viario che corre vicino al mare dal centro della città al confine con la Slovenia. La carreggiata presenta vari cedimenti, fori evidenti e il parapetto è crollato in diversi punti. Si tratta di un primo passaggio che porterà a una valutazione complessiva dei danni e ai possibili interventi di ripristino o di rifacimento della strada.
Intanto Strada per Lazzaretto resta chiusa nel tratto di Punta Sottile, dove i danni alla carreggiata sono pesanti. Permane, con transennature e cartelli, il divieto di transito per tutti i veicoli e anche per i pedoni. La Polizia locale di Muggia ha sanzionato persone a piedi e in bici, che anche oggi hanno comunque attraversato l’area, nonostante le limitazioni indicate, l’ordinanza in vigore, ma anche detriti e voragini sull’asfalto.
“I danni delle mareggiate sulla strada per Lazzaretto riguardano una delle zone più critiche perché interrompono una viabilità che porta a un confine internazionale: faremo pertanto un intervento di ripristino in emergenza per riaprire la strada, cui deve seguire una riflessione più profonda per dare una riposta complessiva agli accadimenti che hanno investito la costa della nostra regione“, ha detto Riccardi al termine di un sopralluogo sulla strada per Lazzaretto. “Si tratta anzitutto di quantificare i danni – ha rilevato Riccardi – e quindi di effettuare una stima generale sugli interventi per capire se è sufficiente operare un ripristino oppure se gli interventi devono tenere conto della mutata dimensione e frequenza dei fenomeni avversi, per tarare le risorse e definire le competenze tra Regione e Stato, e azionare le conseguenti modalità operative più appropriate ed efficaci. Per Lazzaretto – ha aggiunto l’assessore – in attesa dei rilievi tecnici puntuali, va certamente considerato il tema delle protezioni a mare, visto che le onde, in alcuni tratti, hanno portato a un vero e proprio sradicamento del manto stradale”.
Un sopralluogo nella zona di Muggia, anche in questo caso alla presenza del sindaco Paolo Polidori, è stato compiuto dall’assessore regionale alle Attività produttive e al Turismo Sergio Emidio Bini. “Ho voluto subito rendermi conto di persona – così Bini – della compromissione di infrastrutture e strutture rilevanti per il turismo estivo, che vede in Muggia una località in crescita, e che fa seguito alle visite fatte a Lignano e Grado per verificare l’impatto delle mareggiate e tastare subito il polso alle comunità colpite. Sulla strada per Lazzaretto due stabilimenti balneari, in particolare, risultano a occhio nudo severamente compromessi per danni che sono molto significativi”. Prima del sopralluogo, Bini aveva incontrato in municipio il sindaco Polidori per un confronto più ampio sulle prospettive turistiche del comune rivierasco.