I ricercatori dell’Università di Auburn hanno gettato nuova luce sul processo attraverso il quale le cellule del cervello sostituiscono in modo efficiente le proteine più vecchie. Questo processo è essenziale per mantenere una comunicazione neurale efficace e una funzione cognitiva ottimale. I risultati sono stati pubblicati il 6 novembre su Frontiers in Cell Development and Biology. Lo studio, intitolato “Recently Recycled Synaptic Vesicles Use Multi-Cytoskeletal Transport and Differential Presynaptic Capture Probability to Establish a Retrograde Net Flux During ISVE in Central Neurons“, illustra il trasporto e il riciclo delle proteine più vecchie nelle cellule cerebrali.
Michael W. Gramlich, dell’Università di Auburn, ha spiegato: “Le cellule del cervello sostituiscono regolarmente le proteine più vecchie per mantenere un pensiero efficiente. Tuttavia, l’esatto meccanismo con cui le proteine più vecchie vengono trasportate dove devono essere riciclate è rimasta fino ad ora una questione aperta. La nostra ricerca mostra che un percorso specifico regola il modo in cui le proteine più vecchie vengono trasportate nel corpo cellulare dove vengono riciclate, consentendo a nuove proteine di prendere il loro posto“.
Questa scoperta ha profonde implicazioni per la comprensione della salute del cervello. Senza un’efficiente sostituzione proteica, i neuroni nel cervello si degraderebbero nel tempo e diventerebbero meno efficienti. Gramlich ha aggiunto: “Il nostro lavoro rivela un percorso regolabile che può essere modulato per adattarsi all’aumento o alla diminuzione della funzione cerebrale. Ciò impedisce il degrado dei neuroni nel tempo“.
“Siamo rimasti sorpresi nello scoprire che un singolo meccanismo semplice e regolabile stabilisce quando le proteine più vecchie vengono scelte per essere riciclate,” osserva Gramlich, sottolineando l’importanza delle scoperte.
I ricercatori hanno utilizzato una combinazione di tecniche, tra cui la microscopia a fluorescenza, colture cellulari dell’ippocampo e analisi computazionali, per definire i meccanismi che mediano il traffico delle vescicole sinaptiche più vecchie verso il corpo cellulare.
Il gruppo di ricerca dell’Università di Auburn è entusiasta delle potenziali applicazioni delle loro scoperte nel promuovere la nostra comprensione della salute del cervello e delle condizioni neurologiche degenerative.