Giro di vite in Cina sulle stazioni meteo che, secondo il gigante asiatico, starebbero spiando il Paese per conto di nazioni straniere, l’ultima misura di un’ampia campagna di controspionaggio sotto il leader Xi Jinping nel mezzo dell’intensificarsi delle tensioni geopolitiche.
L’agenzia di spionaggio civile del Paese, il Ministero della Sicurezza di Stato, ha dichiarato di avere scoperto centinaia di stazioni meteorologiche illegali con collegamenti esteri che inviavano dati meteorologici in tempo reale ad altri Paesi, infrangendo le regole sui dati e ponendo rischi per la sicurezza nazionale. Secondo quanto riporta la CNN, le strutture sono state trovate in più di 20 province e alcune di esse sono state “finanziate direttamente da governi stranieri“, ha affermato il Ministero. Alcune stazioni sono state installate intorno a siti sensibili, come basi militari, per localizzare l’altitudine e i dati GPS, ha riferito l’agenzia. Secondo il Ministero, altre sono state collocate nelle principali regioni produttrici di grano per analizzare la crescita dei raccolti e la resa. Alcuni dispositivi, è stato sottolineato, erano piccoli, facili da installare e difficili da rilevare e potevano raccogliere automaticamente dati e trasmetterli su una rete in tempo reale.
Alcune stazioni hanno trasmesso informazioni in tempo reale alle agenzie meteorologiche ufficiali all’estero ad alta frequenza e in più punti per un lungo periodo di tempo, è stato spiegato in una nota, aggiungendo che servivano alla “sicurezza interna” di Paesi stranieri e al monitoraggio meteorologico. Il Ministero non ha specificato quali Paesi stranieri fossero coinvolti.
Le parti straniere coinvolte non hanno ottenuto licenze amministrative per le loro attività, ha evidenziato l’agenzia di spionaggio, e non hanno presentato i dati alle autorità meteorologiche cinesi né trasmesso i dati all’estero con approvazione. Il Ministero ha affermato che le attività violano sia la legge cinese sulla sicurezza dei dati emanata nel 2021 sia una serie separata di regolamenti su come le organizzazioni straniere possono raccogliere, utilizzare e condividere i dati meteorologici cinesi.
“I dati meteorologici sono parte integrante della sicurezza dei dati e della sicurezza delle risorse. Sono strettamente legati alla sicurezza militare, alimentare ed ecologica, al cambiamento climatico e agli interessi pubblici,” ha affermato il Ministero della Sicurezza dello Stato. “La raccolta illegale e la trasmissione transfrontaliera di dati meteorologici mettono in pericolo la sovranità, la sicurezza e gli interessi di sviluppo della Cina“.
Palloni meteorologici e qualità dell’aria
La raccolta di dati meteorologici da parte di soggetti stranieri ha già suscitato polemiche con le autorità cinesi. Nel 2012, Pechino ha chiesto ai governi stranieri di interrompere la pubblicazione di dati sulla qualità dell’aria in Cina, dopo che la documentazione dell’ambasciata americana sullo smog soffocante di Pechino ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica in Cina.
L’ultima decisione della Cina arriva 8 mesi dopo che gli Stati Uniti hanno abbattuto un pallone di sorveglianza cinese che vagava per gli USA continentali e sorvolava siti militari sensibili. La Cina ha sostenuto che si trattava di un “dirigibile civile utilizzato per scopi di ricerca, principalmente meteorologici” che aveva deviato dalla rotta prevista, e ha accusato gli Stati Uniti di avere reagito in modo eccessivo.
Da allora, Pechino e Washington si sono accusate a vicenda di spionaggio in una serie di accuse pubbliche. I due Paesi si spiano da tempo a vicenda, ma il deterioramento dei legami ha accentuato questa rivalità.