Eliminare il velo di polveri e gas cosmici per scrutare anche le stelle nascoste: è l’obiettivo del nuovo occhio del telescopio Gemini North nelle Hawaii, gestito dai NoirLab dell’americana National Science Foundation. Il nuovo strumento chiamato IGRINS-2, messo per la prima volta alla prova con una nebulosa planetaria, è un potente spettroscopio nel vicino infrarosso che permette di analizzare la composizione chimica di gas, polveri e stelle e osservare dettagli invisibili in altre bande.
Una sorta di arcobaleno costellato da puntini brillanti: è il modo in cui appare il cielo visto dal nuovo strumento istallato su uno dei telescopi gemelli Gemini North (l’altro si trova in Cile). L’immagine della nebulosa planetaria NGC 7027, uno degli oggetti più analizzati del cielo e caratterizzato da una brillante nube colorata di polveri, tanto da essere stata rinominata ‘Insetto gioiello’, è stato il primo vero test. Lo strumento IGRINS-2 permette di analizzare lo spettro di luce emesso dagli oggetti del cosmo, conoscendone così la composizione, e vedere in particolare le radiazioni emesse in una regione dello spettro non visibile per gli occhi umani. “Questa nuova capacità del nostro osservatorio apre entusiasmanti opportunità“, ha detto Jennifer Lotz, direttrice dell’Osservatorio Gemini.
Le prime immagini hanno permesso di analizzare dettagli finora sconosciuti di una stella morente. NGC 7027 è infatti la nebulosa prodotta dell’enorme esplosione di una stella giunta alle fasi finali della sua esistenza, ma la maggiore potenzialità dello strumento, dicono i responsabili, sarà osservare ciò che avviene durante le prime fasi della nascita di una stella, quando si trova ancora avvolta dalla nube in cui si è andata gradualmente formando.
Con la sua capacità di vedere attraverso gas, polvere e altri materiali opachi, IGRINS-2 è adatto anche per studiare le nane brune, gli esopianeti, il mezzo interstellare e l’evoluzione delle galassie. IGRINS-2 non solo è in grado di vedere attraverso la polvere, ma lo fa con una risoluzione notevole, consentendo agli astronomi di risolvere i dettagli sulle atmosfere stellari e sulle strutture delle galassie.
IGRINS-2 è stato costruito dal Korea Astronomy and Space Science Institute (KASI) per conto dell’International Gemini Observatory. Avviato nel marzo 2020, questo strumento è stato costruito durante la pandemia di Covid. “È stato gratificante vedere i nostri sforzi concretizzarsi”, ha affermato il ricercatore principale del KASI Chan Park. “Abbiamo consegnato questo strumento e i suoi componenti senza alcun ritardo, il tutto nel bel mezzo di una pandemia globale, grazie agli sforzi coraggiosi del nostro team e dei nostri partner dell’Osservatorio Gemini”.
Dopo il test sulla nebulosa planetaria NGC 7027, i team KASI e Gemini inizieranno a integrare IGRINS-2 con il software e i sottosistemi di Gemini North, un processo che richiederà diversi mesi. Il personale Gemini verrà quindi formato sulla manutenzione e sul funzionamento dello strumento. Inoltre, verrà sviluppata la documentazione per assistere la comunità degli utenti con lo strumento. IGRINS-2 sarà disponibile per l’uso da parte della più ampia comunità astronomica nella seconda metà del 2024.
“La capacità di IGRINS-2 di scrutare all’interno di regioni altrimenti opache dell’Universo ci consentirà di comprendere meglio come nascono le stelle e molti altri fenomeni astronomici nascosti dietro la polvere galattica”, ha affermato Martin Still, direttore del programma NSF per l’Osservatorio Internazionale Gemini. “NSF si congratula con il nostro partner Gemini, KASI, e con l’intero staff del telescopio per aver raggiunto il traguardo fondamentale della prima luce di IGRINS-2”.