Cessata l’attività eruttiva in Islanda ma è di nuovo allerta: “aumenta la probabilità di un’altra eruzione”

Anche se la recente eruzione è terminata, “l’accumulo di magma continua senza sosta sotto Svartsengi”: è di nuovo allerta in Islanda
MeteoWeb

L’eruzione vulcanica nella Penisola di Reykjanes, nell’Islanda sudoccidentale, è terminata. Ciò indica una temporanea cessazione dell’attività eruttiva iniziata il 18 dicembre della fessura a Sundhnúksgígar. Nelle ultime 24 ore, sono stati registrati quasi 90 terremoti nelle regioni di Grindavík, Sundhnúksgígar e Svartsengi. Il terremoto più grande è stato di magnitudo 1.6 a ovest di Hagafell, subito dopo le 17 di ieri, giovedì 21 dicembre. Nel complesso, i livelli di sismicità sono bassi ma variabili su base giornaliera, rende noto l’Istituto meteorologico islandese (IMO).

Secondo le misurazioni GPS e satellitari, il sollevamento del suolo nella regione di Svartsengi è stato evidente immediatamente dopo l’inizio dell’eruzione, la sera del 18 dicembre. Le misurazioni iniziali mostrano che il tasso di sollevamento è maggiore rispetto a prima dell’eruzione. “Ciò significa che l’accumulo di magma continua senza sosta sotto Svartsengi, afferma l’IMO. “Questo sviluppo porterà probabilmente ad un’altra intrusione e, in definitiva, ad un’eruzione vulcanica. In caso di eruzione, la regione di origine più probabile è tra Stóra-Skógfell e Hagafell”, viene spiegato.

Misurazioni GPS continue mostrano che il tasso di sollevamento giornaliero del suolo a Svartsengi tra il 10 novembre, quando si è formata l’intrusione magmatica, e il 18 dicembre, è diminuito progressivamente. È probabile che questo processo si ripeta, il che significa che la prossima intrusione del dicco potrebbe iniziare con poco preavviso quando il tasso di sollevamento diminuirà nuovamente. Pertanto, la probabilità di un’eruzione aumenta di giorno in giorno, evidenziano gli esperti dell’IMO.

Nuova valutazione della pericolosità

Dopo la conferma della fine dell’eruzione del 18 dicembre, l’IMO ha emesso una nuova valutazione della pericolosità. La mappa è valida fino alle 19 (ora italiana) del 29 dicembre. Le principali modifiche riguardano le zone 2 e 3, dove i livelli di pericolo sono passati da molto alto (viola) ad alto (rosso). La valutazione della pericolosità per tutte le altre zone rimane invariata. In particolare, la valutazione per Grindavík è rimasta invariata rispetto alla mappa precedente e il livello di pericolo rimane considerevole. L’IMO sottolinea che “le condizioni possono cambiare rapidamente e che le condizioni meteorologiche possono influenzare in modo significativo la sensibilità delle nostre reti di monitoraggio. In tali condizioni, il tempo di preavviso potrebbe ridursi notevolmente”.

mappa pericolosità eruzione islanda

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