Dopo essersi allontanata dalla Terra per quasi 40 anni, la cometa di Halley oggi tornerà indietro, ponendo le basi per uno spettacolare primo piano nel 2061. Oggi il celebre corpo celeste raggiungerà il suo punto più lontano dal Sole, noto anche come afelio, ad una distanza di circa 35 unità astronomiche (UA) – o circa 35 volte la distanza tra la Terra e il Sole, secondo la NASA. Ciò colloca la cometa ben oltre l’orbita di Nettuno, e quasi nelle vicinanze di Plutone, che orbita a circa 39 UA.
In un certo senso, questo è il punto intermedio del viaggio di Halley, l’orbita attorno al Sole di 76 anni. Negli ultimi 38 anni circa, la cometa si è allontanata da noi milioni di km ogni giorno, ed ora si avvicinerà per i prossimi 38 anni.
L’ultimo avvicinamento di Halley al Sole (il perielio) è avvenuto il 9 febbraio 1986, quando si è spinta a 87,8 milioni di km dal Sole, secondo la NASA: si tratta di circa 0,58 UA dalla nostra stella, o appena all’interno dell’orbita di Venere. Gli astronomi non vedono più la cometa dal 2003, dopo di che è diventata troppo piccola e debole per essere individuata.
Le comete sono oggetti sferici di ghiaccio e polvere che orbitano attorno al Sole. Sono noti soprattutto per le loro “code”, che si formano quando la radiazione solare vaporizza le particelle di ghiaccio nel corpo della cometa, provocando il flusso di gas e polvere dietro di essa.
La cometa di Halley, tra passato e futuro
La cometa di Halley è stata la prima il cui ritorno è stato previsto nei cieli della Terra. L’astronomo Edmond Halley osservò la cometa nel 1682 senza sapere esattamente cosa fosse. Halley confrontò le sue osservazioni con avvistamenti simili riportati nel 1531 e nel 1607, e ipotizzò che tutti e tre gli avvistamenti fossero apparizioni ripetute dello stesso oggetto. Halley predisse che sarebbe apparso di nuovo nel 1758, e così accadde. Halley, che morì nel 1742, non riuscì mai a confermare le sue previsioni, anche se i futuri studiosi alla fine diedero il suo nome alla cometa.
La cometa di Halley effettuerà il suo prossimo avvicinamento al Sole il 28 luglio 2061. Fino ad allora, è possibile osservare gli affetti del suo passaggio 2 volte l’anno, durante due sciami meteorici associati ai detriti ghiacciati lasciati dalla cometa nei precedenti viaggi che hanno intersecato l’orbita terrestre. Delta Aquaridi di maggio e Orionidi di ottobre si verificano quando i detriti della cometa di Halley cadono attraverso l’atmosfera terrestre, bruciando come “stelle cadenti“.