Energia, l’Ue proroga il “price cap” al gas e altre 2 misure d’emergenza

Oltre al price cap, i Ministri dell’Energia hanno concordato di prorogare l’accelerazione dei permessi per le rinnovabili e di rafforzare la solidarietà tra i 27
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I Ministri dell’Energia dei 27 hanno raggiunto un accordo politico, durante il Consiglio Ue in corso oggi a Bruxelles, sulla proroga del periodo di applicazione di tre regolamenti d’emergenza adottati lo scorso anno in risposta alle conseguenze della guerra della Russia contro l’Ucraina, che mirano rispettivamente a rafforzare la solidarietà tra gli Stati membri riguardo all’approvvigionamento di gas, ad accelerare la diffusione delle energie rinnovabili, e a proteggere i cittadini europei da prezzi dell’energia eccessivamente elevati. “La proroga delle tre misure di emergenza è necessaria, per affrontare una situazione ancora fragile nell’Ue dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, e consentirà di garantire la stabilizzazione dei mercati energetici e di alleviare gli effetti della crisi”, ha dichiarato il Presidente di turno del Consiglio Energia dell’Ue, Teresa Ribera, Ministro per la Transizione ecologica della Spagna.

La prima misura d’emergenza prorogata è il regolamento (UE) 2022/2576, progettato per ridurre gli elevati prezzi dell’energia e migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento di gas. Prevede di rafforzare la solidarietà tra gli Stati membri attraverso un migliore coordinamento degli acquisti di gas, parametri di riferimento affidabili dei prezzi e scambi di forniture di gas transfrontalieri. I Ministri, tuttavia, hanno concordato una modifica al regolamento, eliminando l’articolo 10 sulla partecipazione obbligatoria degli Stati membri all’aggregazione della domanda di gas. Il regolamento di emergenza si applicava dal 30 dicembre 2022 per un periodo di un anno. I Ministri dell’Energia hanno deciso di prorogarlo per un altro anno, fino al 31 dicembre 2024.

La seconda misura d’emergenza che è stata rilanciata è il regolamento (UE) 2022/2577 che istituisce un quadro per accelerare la diffusione delle energie rinnovabili, per ridurre la dipendenza dell’Ue dai combustibili fossili russi e promuovere ulteriormente gli obiettivi climatici dell’Unione. Il regolamento, che accelera il processo di concessione delle autorizzazioni per la realizzazione dei progetti di energia rinnovabile, si applicava a partire dal 30 dicembre 2022 per un periodo di 18 mesi. A differenza delle altre due misure d’emergenza, le modifiche concordate dai Ministri in questo caso vanno oltre la semplice estensione del periodo di applicazione del regolamento, che ora arriverà fino al 30 giugno 2025. I Ministri hanno convenuto di inserire alcune nuove disposizioni, in cui si precisa che le misure di compensazione per i progetti di impianti di energia rinnovabile con elevato impatto ambientale (infrastrutture di rete necessarie per integrare le energie rinnovabili nel sistema) possono avvenire anche in parallelo, e non prima della costruzione degli impianti, a condizione che ciò non provochi danni ambientali irreversibile.

La terza misura prorogata è quella del cosiddetto “price cap”: il regolamento (UE) 2022/2578, in vigore dal primo febbraio 2023, che istituisce un “meccanismo di correzione del mercato” per proteggere i cittadini e l’economia dell’Ue da rincari eccessivi dell’energia. Il regolamento prevede un sistema di misure temporanee per prevenire picchi di prezzi del gas eccessivamente elevati nell’Ue, che non riflettono i prezzi sul mercato mondiale. I Ministri hanno concordato di prolungare di un altro anno, fino al 31 gennaio 2025, il periodo di applicazione del regolamento, inizialmente di un anno.

L’adozione formale della proroga dei regolamenti avverrà mediante procedura scritta del Consiglio. La loro entrata in vigore avverrà immediatamente dopo la scadenza di quelli vigenti (31 dicembre 2023 per il regolamento sulla solidarietà, 31 gennaio per quello sul “price cap” e 30 giugno 2024 per la facilitazione delle autorizzazioni per le rinnovabili).

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