Indonesia, drammatica eruzione del vulcano Marapi: il bilancio delle vittime si aggrava | FOTO

Il vulcano è noto per le sue eruzioni improvvise difficili da rilevare
  • eruzione vulcano marapi indonesia
    Foto Ansa
  • eruzione marapi vulcano indonesia
    Foto Ansa
  • eruzione marapi vulcano indonesia
    Foto Ansa
  • eruzione marapi vulcano indonesia
    Foto Ansa
  • eruzione marapi vulcano indonesia
    Foto Ansa
  • eruzione marapi vulcano indonesia
    Foto Ansa
  • eruzione marapi vulcano indonesia
    Foto Ansa
/
MeteoWeb

I soccorritori in ricerca degli escursionisti dispersi dopo l’eruzione del vulcano Marapi, nella provincia di Sumatra occidentale dell’Indonesia, hanno trovato altri corpi. La scoperta fa salire il bilancio delle vittime, tra confermate e presunte, a 23. Più di 50 alpinisti sono stati salvati dopo l’eruzione iniziale domenica, e altri 11 sono stati inizialmente confermati morti. Lunedì un’altra eruzione ha emesso una nuova esplosione di cenere calda alta fino a 800 metri e ha temporaneamente interrotto le operazioni di ricerca. Gli ultimi corpi sono stati trovati non troppo lontano dal luogo dell’eruzione.

Marapi è rimasto al 3° più alto dei 4 livelli di allerta dal 2011, un livello che indica un’attività vulcanica superiore alla norma, vietando l’accesso agli scalatori e agli abitanti dei villaggi entro 3 km dalla vetta, secondo il Centro indonesiano per la vulcanologia e la mitigazione dei disastri geologici. Tuttavia, i funzionari locali hanno riconosciuto che molte persone potrebbero essere salite più in alto di quanto consentito e che anche i residenti avrebbero potuto essere nella zona, rendendo impossibile confermare il numero di persone rimaste bloccate dall’eruzione.

Marapi ha emesso spesse colonne di cenere alte fino a 3.000 metri durante l’eruzione di domenica e nubi di cenere calda si sono diffuse per diversi km. I villaggi e le città vicini sono stati ricoperti da tonnellate di detriti vulcanici.

Il vulcano è noto per le sue eruzioni improvvise difficili da rilevare perché la sorgente è poco profonda e vicina al picco, e le sue eruzioni non sono causate da movimenti profondi del magma, che innescano tremori registrati sui monitor sismici. Marapi è uno degli oltre 120 vulcani attivi dell’Indonesia, che è soggetta a sconvolgimenti sismici a causa della sua posizione sulla Cintura di Fuoco del Pacifico, un arco di vulcani e linee di faglia che circondano il bacino.

Condividi