L’ansia sociale è una questione di pancia, un disturbo trasmissibile attraverso i batteri che vivono nell’intestino, ossia il microbiota intestinale. Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista dell’Accademia delle Sienze degli Stati Uniit, Pnas, e condotto da Tina Darb, del centro irlandese dedicato allo studio del microbiota Apc Microbiome che si trova presso l’University College Cork. L’ansia sociale è la fobia di stare in mezzo agli altri, un disturbo talvolta davvero limitante, tanto che chi ne soffre può avere difficoltà a parlare di fronte a più persone, fare nuove amicizie, mangiare o bere in pubblico o addirittura uscire di casa.
Secondo stime recenti, la fobia sociale colpisce fra il 7 e il 13% della popolazione mondiale. In Italia ne soffrono circa il 7,5% degli adulti. La ricerca ha rilevato che il trapianto del microbiota di sei persone che soffrono di ansia sociale in topi sani ha fatto sì che i roditori cominciassero a manifestare chiari segni di fobia sociale: una maggiore sensibilità durante le interazioni sociali, nonché cambiamenti nelle funzioni immunitarie e cerebrali, rispetto agli animali che avevano ricevuto il trapianto di microbiota isolato dall’intestino di sei partecipanti sani.
I risultati corroborano i risultati ottenuti da ricerche precedenti, secondo i quali le persone che soffrono di ansia sociale presentano un microbiota diverso da quello degli individui sani. Inoltre, secondo gli autori della ricerca, i risultati suggeriscono che il microbiota intestinale svolga un ruolo nella risposta alla paura sociale legata al disturbo d’ansia e rappresentano un potenziale bersaglio terapeutico attraverso l’uso di fermenti lattici, fibre alimentari e una dieta personalizzata.