Stazione Spaziale: accordo Russia-NASA sui voli congiunti esteso al 2025

La ISS è nata da un modello di cooperazione internazionale che coinvolge Europa, Giappone, Stati Uniti e Russia
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La Russia e la NASA hanno ufficialmente concordato di prolungare la durata dei loro voli congiunti verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) fino al 2025, come annunciato dalla Roscosmos, l’Agenzia Spaziale Russa. Questa decisione è stata presa al fine di garantire la continuità e l’affidabilità delle operazioni dell’ISS nel complesso.

Il comunicato stampa rilasciato da Roscosmos ha sottolineato che, per preservare il corretto funzionamento della ISS e garantire la presenza di almeno un rappresentante sia di Roscosmos che della NASA nei rispettivi segmenti della Stazione, è stato stipulato un accordo nel 2023 con i partner americani per estendere i voli congiunti fino al 2025. Questo impegno è stato formalizzato attraverso la firma di due addendum all’accordo esistente tra Russia e NASA per i voli verso la ISS, avvenuti nel luglio e nel dicembre del 2023.

Va notato che, nel luglio del 2022, la Russia aveva precedentemente annunciato l’intenzione di ritirarsi dalla ISS “dopo il 2024“. Tuttavia, questo nuovo accordo indica una prolungata collaborazione tra le due nazioni nello sfruttamento della ISS. Nel frattempo, la Russia ha annunciato la creazione di una nuova stazione orbitale russa, definita come una priorità per Roscosmos. Secondo il presidente russo Vladimir Putin, il primo segmento di questa nuova stazione spaziale dovrebbe essere messo in orbita nel 2027, nonostante le sfide recenti nel programma spaziale.

La ISS, nata da un modello di cooperazione internazionale che coinvolge Europa, Giappone, Stati Uniti e Russia, è stata assemblata a partire dal 1998. Sebbene il suo ritiro fosse inizialmente programmato per il 2024, la NASA stima che potrebbe rimanere operativa fino al 2030, rappresentando un importante punto di convergenza per la collaborazione spaziale globale.

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