In uno studio pionieristico, i ricercatori del CoEHAR hanno esplorato la colorazione dentale tra gli ex fumatori che utilizzavano sigarette elettroniche (ecig) e prodotti a base di tabacco riscaldato (HTP), rivelando una scoperta notevole: coloro che utilizzano prodotti a base di nicotina senza combustione mostrano denti significativamente più bianchi rispetto ai fumatori di sigaretta convenzionale.
Lo scolorimento dentale è comune nei fumatori di sigarette. Astenersi dal fumo può non solo migliorare la salute generale, ma anche ridurre le macchie sui denti e ripristinarne il bianco naturale, che si traduce anche in una miglior percezione estetica di se stessi.
I ricercatori del CoEHAR hanno misurato il bianco dei denti in 18 fumatori, 18 ex fumatori, 20 non fumatori, 15 utilizzatori di tabacco riscaldato e 18 utilizzatori di sigarette elettroniche. Ai partecipanti è stato misurato il grado di scolorimento dei denti attraverso una tecnologia digitale all’avanguardia chiamata spettrofotometria digitale. I ricercatori hanno confermato che i fumatori di sigarette presentavano uno scolorimento dentale peggiore di circa il 35% rispetto ai non fumatori e agli ex fumatori. Ciò che distingue questo studio è la notevole osservazione che gli utilizzatori esclusivi di ecig e HTP avevano anche denti molto più bianchi rispetto ai fumatori di sigaretta convenzionale.
Le tecnologie di somministrazione di nicotina, che non richiedono combustione per funzionare, evitano la produzione di pigmenti del fumo associati al catrame, responsabili dello scolorimento e delle macchie dentali: “La chiara disparità nel colore dei denti tra chi utilizza sigarette elettroniche e prodotti a base di tabacco riscaldato rispetto ai fumatori è attribuibile alla modalità di funzionamento di questi dispositivi. ecigs e HTPs, a differenza delle sigarette convenzionali, operano senza combustione, evitando così la generazione di pigmenti tossici associati al fumo. Questa caratteristica non solo comporta benefici per la salute, ma rivela anche un impatto positivo sull’estetica dentale” – ha spiegato la prof.ssa Shipra Gupta, dell’Oral Health Sciences Centre, Institute of Medical Education and Research (PGIMER) in India.
Un obiettivo secondario dello studio era valutare come alcune variabili, come età, sesso e frequenza di spazzolamento, potessero interagire e modificare la colorazione dei denti. Le analisi hanno dimostrato che la frequenza di spazzolamento può influenzare fortemente la misurazione del colore dentale.
“Il volto è il distretto corporeo più rappresentativo della persona e condiziona i rapporti sociali. Coniugare salute e bellezza è la grande sfida dei professionisti – spiega la prof.ssa Gianna Maria Nardi, professore Associato Sapienza Università di Roma, Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo Facciali – Le tecnologie che permettono di contenere il grande disagio delle discromie acquisite create dal fumo di sigaretta convenzionale devono essere considerate quale valido aiuto per rispondere al problema e migliorare la qualità di vita”.
“Il miglioramento visibile del colore dei denti osservato negli utilizzatori esclusivi di prodotti a base di nicotina senza combustione comporta notevoli implicazioni per i fumatori, in particolare i giovani fumatori che percepiscono l’estetica dentale come una preoccupazione significativa – ha concluso il prof. Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR – per questi individui, un trattamento orale incentrato sul raggiungimento di un sorriso più sano e luminoso potrebbe rivelarsi un incentivo convincente a smettere di fumare”.
I risultati definitivi riguardanti l’impatto delle tecnologie di somministrazione di nicotina senza catrame (come le sigarette elettroniche o i prodotti a base di tabacco riscaldato) sulla salute orale e sull’estetica dentale saranno presto forniti dallo studio clinico internazionale in corso “SMILE” coordinato da CoEHAR.