L’Iran lancia 3 satelliti in contemporanea, è la prima volta

L'Iran, nonostante le critiche, continua a sostenere la natura pacifica delle sue attività aerospaziali
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L’Iran ha recentemente compiuto un notevole passo avanti nel suo programma spaziale, annunciando con orgoglio di aver lanciato contemporaneamente 3 satelliti, un’impresa senza precedenti nella storia del Paese. Questa notizia è giunta solo 2 giorni dopo le critiche espresse da diversi Paesi europei nei confronti del programma spaziale iraniano, preoccupati per la possibile connessione con sistemi di missili balistici.

Il lancio dei satelliti “Mahda” (pesante 32 chilogrammi), “Keyhan 2” e “Hatef 1” (entrambi pesanti 10 chilogrammi) è avvenuto nelle prime ore del mattino, utilizzando un razzo vettore Simorgh (Phoenix) presso il centro di lancio spaziale Imam Ruhollah Khomeini, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa statale Irna. I 3 satelliti sono stati posizionati con successo in orbita a 450 km sopra la superficie terrestre, con lo scopo dichiarato di testare sottosistemi di satelliti e di supportare missioni di ricerca e telecomunicazioni, come indicato dai media locali.

La stampa locale ha sottolineato che il lancio si è verificato poco prima del 45° anniversario del trionfo della Rivoluzione islamica del 1979, l’11 febbraio. I satelliti comprendono Mahda, un satellite leggero per le telecomunicazioni, costruito per testare i sottosistemi satellitari sviluppati, il nanosatellite Kehan-2, che fornisce la possibilità di posizionamento locale per i ricevitori a terra, e il nanosatellite Hatef-1, anch’esso costruito per provare la tecnologia della comunicazione a banda stretta.

L’Iran, nonostante le critiche provenienti dagli Stati Uniti e da alcuni paesi europei che temono scopi militari nel programma spaziale iraniano, continua a sostenere la natura pacifica delle sue attività aerospaziali, assicurando la conformità alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Tuttavia, l’Occidente resta preoccupato per la possibile convergenza tra il programma spaziale e le tecnologie utilizzate nei missili balistici, che potrebbero potenzialmente trasportare testate nucleari.

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