Il Soccorso Alpino ha realizzato tre interventi nel pomeriggio in Friuli Venezia Giulia per scialpinisti in difficoltà. Il primo intervento di soccorso è stato effettuato a Tarvisio per uno scialpinista di 41 anni, friulano, caduto lungo un pendio di neve dura per circa 300 metri dal canale del Piccolo Mangart di Coritenza. L’uomo è caduto non appena ha iniziato la discesa e si è procurato vari traumi, scivolando da una quota di circa 2000 metri per arrivare a 1700 circa. Raggiunto dall’equipe dell’elisoccorso regionale, è stato recuperato e portato a Trieste.
Poi alle 15:30, la stazione di Cave del Predil del Soccorso Alpino, assieme alla Guardia di Finanza, è stata riattivata dalla Sores per un secondo intervento in Val Saisera. A chiedere aiuto due scialpinisti rimasti bloccati sopra salti di roccia su pendii ripidi di neve ghiacciata. È stato il secondo elicottero dell’elisoccorso regionale, a bordo del quale sono stati imbarcati due soccorritori specializzati della stazione di Cave del Predil del Soccorso Alpino, a portarli via incolumi dalla situazione pericolosa.
Contestualmente, la stazione di Sappada del Soccorso Alpino ha messo a disposizione cinque tecnici a supporto dell’elicottero della Protezione Civile per soccorrere due giovani, uomo e donna entrambi 30enni residenti in provincia di Udine, rimasti bloccati a 2000 metri di quota nei pressi dei Laghi d’Olbe, che avrebbero voluto raggiungere. Essendo la distanza da Sappada troppo lunga da percorrere con gli sci per i soccorritori, e soprattutto non essendoci tempo sufficiente prima del tramonto, si è optato per chiamare l’elicottero della Protezione Civile, attivato dalla Sores. A bordo si è imbarcato un solo tecnico che, una volta sbarcato nelle vicinanze dei due giovani, li ha fatti spostare in un punto più adatto all’atterraggio e all’imbarco. I giovani sono stati condotti in sede per riscaldarsi.