USA, annullato un enorme contratto per l’energia eolica offshore: altro duro colpo all’agenda climatica di Biden

L'annullamento del contratto per fornire energia dal parco eolico offshore Empire Wind 2 rappresenta l’ultimo segnale di difficoltà per l’industria eolica offshore negli USA
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Le due aziende dietro un importante progetto eolico offshore negli USA hanno deciso di annullare un contratto per la fornitura di energia elettrica dal complesso, assestando un duro colpo alla massiccia agenda di energia verde del Presidente Joe Biden. Equinor e British Petroleum, le società che lavorano in una joint venture per costruire l’enorme parco eolico offshore Empire Wind 2, hanno annullato un contratto con lo Stato di New York per vendere l’energia generata dal progetto, citando pressioni inflazionistiche, alti tassi di interesse e problemi alla catena di fornitura, ha annunciato Equinor. La cancellazione rappresenta l’ultimo segnale di difficoltà per l’industria eolica offshore, su cui l’amministrazione Biden conta per produrre energia sufficiente ad alimentare 10 milioni di case americane per un anno entro il 2030.

La redditività commerciale è fondamentale per progetti ambiziosi di queste dimensioni e portata. La decisione di Empire Wind 2 offre l’opportunità di reimpostare e sviluppare un progetto più forte e robusto per il futuro”, ha affermato in una nota Molly Morris, Presidente di Equinor Renewables Americas. “Continueremo a coinvolgere da vicino i nostri numerosi partner comunitari in tutto lo Stato. Come evidenziato dai progressi compiuti presso il South Brooklyn Marine Terminal, la nostra attività eolica offshore è pronta a generare posti di lavoro sindacali e un’attività economica significativa a New York”.

Le due società avevano segnalato che i loro progetti stavano affrontando problemi finanziari, firmando una petizione alle autorità di New York nel settembre 2023 cercando di rinegoziare i loro contratti per tenere conto dei problemi economici che affliggono il più ampio settore eolico offshore. L’annullamento del contratto non significa necessariamente che il progetto venga definitivamente interrotto, ma le aziende dovranno rinegoziare lo sviluppo a un prezzo più alto da parte dello Stato per rimettersi in carreggiata, secondo Reuters.

I politici potrebbero provare a rianimarlo, ma questo estende la serie di sconfitte dell’eolico offshore, il che è piuttosto impressionante”, ha detto Dan Kish, ricercatore senior dell’Institute for Energy Research, alla Daily Caller News Foundation riguardo al progetto e alle sue prospettive future. “Anche con il Green New Deal di Biden che spalma denaro su queste cose, non sembrano riuscire a oliare abbastanza gli ingranaggi per farle funzionare”.

I problemi dell’eolico offshore

I problemi che affliggono l’eolico offshore sono diffusi e abbastanza gravi che diversi esperti di politica energetica hanno precedentemente dichiarato alla Daily Caller News Foundation che si aspettano che il governo federale intervenga per salvare effettivamente il settore.

Nel mese di ottobre, Ørsted, il più grande sviluppatore eolico offshore del mondo, ha staccato la spina a due grandi progetti al largo della costa del New Jersey, e diversi altri sviluppatori hanno pagato pesanti multe per rescindere gli accordi per la vendita di energia dai loro progetti in altri stati.

Gran parte della produzione di energia prevista dai progetti eolici offshore su scala industriale è sottoposta a notevoli difficoltà finanziarie e, secondo Reuters, l’obiettivo di Biden per il 2030 sembra essere decisamente fuori portata in questo momento. ​

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