Valanga in Val Formazza: morti due escursionisti

La valanga si è verificata a 2.200 metri di altitudine in Val Formazza, vicino al confine con la Svizzera: soccorritori al lavoro
MeteoWeb

Una valanga si è staccata intorno a mezzogiorno in Val Formazza, nel Verbano-Cusio-Ossola, coinvolgendo almeno due persone. Lo riferisce il Soccorso Alpino Valdossola. L’area interessata è quella tra il Lago del Toggia e il Passo San Giacomo, a circa 2.200 metri di quota, non lontano dal confine con la Svizzera. Al lavoro ci sono alcuni volontari del Soccorso Alpino, che si trovavano in gita nella zona, e l’elisoccorso. Sul posto anche la squadra di Formazza del Soccorso Alpino che sta raggiungendo il luogo della valanga con le motoslitte.

I soccorritori stanno concentrando le ricerche nella zona del Lago di Toggia, da dove arriva il segnale Artva trasmesso dagli strumenti utilizzati dagli alpinisti in caso di valanga. La situazione, riferiscono i soccorritori, è critica; con il forte vento che ostacola l’intervento. Per le ricerche nel lago sono stati attivati anche i Vigili del Fuoco.

A lanciare l’allarme, intorno alle 12, erano stati i guardiani della diga del Lago del Toggia che avevano riferito di aver visto due persone travolte dalla valanga. Giunti nel punto della valanga, avevano iniziato una prima ricerca con l’Artva, il dispositivo per la ricerca dei travolti da valanga, con esito negativo.

I nostri ospiti stamattina sono scesi tutti, ma qua c’è tanta gente che sale senza neanche passare dal rifugio”, riferiscono all’ANSA dal rifugio ‘Maria Luisa’, che si trova a quota 2.157 metri, a breve distanza dal lago del Toggia. “È successo qualcosa in un punto oltre alla casa guardiani della diga del lago, ma non sappiamo nient’altro. Il gestore è andato a vedere, ma non è ancora tornato”, aggiungono dal rifugio.

Due vittime accertate

Sono due le vittime accertate della valanga che si è staccata questa mattina in Val Formazza. I soccorritori hanno individuato i cadaveri dei due escursionisti: uno è stato estratto dalla neve, il secondo è stato localizzato nel Lago del Toggia. Quest’ultimo è morto annegato: è stato trascinato dalla massa nevosa nelle acque del lago all’altezza della diga a valle. Sono in corso le operazioni da parte dei soccorritori per recuperare il corpo. Le operazioni sono rese difficili dal maltempo.

I corpi delle due vittime, due escursionisti con le ciaspole, sono stati individuati anche grazie all’unità cinofila portata sul posto dall’elicottero di Azienda Zero Piemonte. Sul posto stanno giungendo l’elicottero dei Vigili del Fuoco con il nucleo sommozzatori per il recupero della salma in acqua, un’ulteriore squadra del Soccorso Alpino con un medico e della Guardia di Finanza per la constatazione dei decessi.

Le vittime sono due lombardi: una donna di 30 anni e un uomo di 53 anni. Si tratta di Vanessa Gatti, di Saronno (Varese), e di Roberto Biancon, di Legnano (Milano).

Il pericolo valanghe era marcato

Sulle Alpi Lepontine Nord a quote superiori ai 2.100 metri, zona all’interno della quale ricade l’area della val Formazza dove questa mattina si è staccata la valanga, il rischio valanghe era “marcato“. Nel bollettino Aineva della giornata di oggi si legge che “sono previste valanghe asciutte di medie e di grandi dimensioni”. “Il vento sarà da moderato a forte – si legge -. Attenzione alla neve ventata. Nelle conche, nei canaloni e dietro ai cambi di pendenza, gli accumuli di neve ventata cresceranno ulteriormente. I nuovi accumuli di neve ventata possono subire un distacco in seguito al passaggio di un singolo appassionato di sport invernali”. Il rischio di valanghe viene definito secondo una scala che va da 1 (debole) a 5 (molto forte). Il grado 3, assegnato all’area dove è avvenuto il distacco, corrisponde a un “rischio marcato”.

Seguiranno aggiornamenti.

Condividi