L’Arabia Saudita scopre 15 trilioni di piedi cubi di gas nel giacimento di Jafurah

La quantità nel giacimento di Jafurah ha ora raggiunto i 229 trilioni di piedi cubi di gas e 75 miliardi di barili di condensato
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Secondo il Ministero dell’Energia dell’Arabia Saudita, altri 15 trilioni di piedi cubi di gas sono stati scoperti dalla Saudi Arabian Oil Co. nel giacimento di Jafurah. La dichiarazione aggiunge che la quantità include 2 miliardi di barili di condensato. La quantità nel giacimento ha ora raggiunto i 229 trilioni di piedi cubi di gas e 75 miliardi di barili di condensato, secondo il Ministro dell’Energia del Regno, il principe Abdulaziz bin Salman. Jafurah è il più grande giacimento di gas non convenzionale non associato al petrolio dell’Arabia Saudita e, secondo Reuters, forse il più grande progetto di sviluppo di gas di scisto al di fuori degli Stati Uniti.

Sul proprio sito web, Saudi Aramco ha previsto che la produzione raggiungerà i 420 milioni di piedi cubi al giorno di etano entro il 2030, mentre il giacimento produrrebbe circa 630.000 barili al giorno di liquidi di gas e condensati entro lo stesso anno.

Già a novembre, l’agenzia di stampa statale SPA aveva riferito che l’Arabia Saudita ridurrà la sua produzione giornaliera di petrolio di un ulteriore milione di barili fino alla fine del 2023, come parte dei tagli volontari alla produzione. All’epoca, l’Arabia Saudita era in trattative attive con Pechino per fissare il prezzo di parte delle sue forniture di petrolio alla Cina in yuan, una mossa che avrebbe minato il dominio del dollaro statunitense sul mercato petrolifero globale e avrebbe rappresentato un’altra svolta da parte del principale esportatore mondiale di greggio verso l’Asia.

Vale la pena notare che le tensioni tra Stati Uniti e Arabia Saudita sono aumentate dopo che l’intero cartello petrolifero dell’OPEC+ ha tagliato la produzione di petrolio di milioni di barili al giorno in risposta alle pressioni degli Stati Uniti per aumentare la produzione alla luce della crisi energetica in corso, esacerbata dalle sanzioni contro la Russia.

Anche se l’economia mondiale sta attualmente andando meglio rispetto agli anni ’70, la Banca Mondiale ha lanciato l’allarme sul fatto che i conflitti in Medio Oriente e Ucraina potrebbero costringere i mercati mondiali delle materie prime in un territorio inesplorato.

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