La famosa piattaforma di appuntamenti casuali, Tinder, si trova al centro di un’azione legale senza precedenti negli Stati Uniti. Un gruppo di utenti ha promosso una “class action” contro la società madre, Match Group, accusando l’applicazione di creare dipendenza e di manipolare gli utenti per farli iscrivere a servizi a pagamento.
Il lato oscuro delle app di incontri
Secondo i querelanti, Tinder e altre app simili come Hinge e The League sono progettate con un’interfaccia coinvolgente, simile a un videogioco, con lo scopo di trattenere gli utenti nell’app il più a lungo possibile. Questo design sarebbe mirato a incoraggiare un utilizzo compulsivo anziché favorire la ricerca di relazioni significative. La causa afferma che Match Group violi le leggi sulla protezione dei consumatori, privilegiando i profitti aziendali rispetto agli interessi dei suoi utenti. Si ipotizza inoltre l’uso di algoritmi sofisticati per mantenere gli utenti sulla piattaforma e spingerli all’acquisto di abbonamenti premium.
La promessa di trovare l’amore
Sebbene Tinder sia gratuita nella sua versione base, i querelanti affermano che l’app spinga costantemente gli utenti all’acquisto di funzioni a pagamento, presentate come strumenti per migliorare le possibilità di trovare l’amore. Tuttavia, secondo la causa, queste funzionalità aggiuntive sarebbero in realtà un’esca per mantenere gli utenti nella spirale dell’utilizzo compulsivo. I pacchetti premium, che offrono una maggiore visibilità o altre funzionalità, vengono commercializzati come un passaporto per avvicinarsi all’amore, ma i querelanti sostengono che in realtà si traducano in una dipendenza dall’app e da un uso continuo dei servizi a pagamento.
La risposta di Match Group
Match Group ha respinto le accuse definendole “ridicole” e sottolineando che non sono supportate da dati pubblicitari o di coinvolgimento. Tuttavia, il caso potrebbe avere sviluppi interessanti nelle prossime settimane. La sfida legale che si profila potrebbe segnare un precedente significativo nel modo in cui vengono regolamentate e gestite le app e i servizi digitali che hanno un impatto così profondo sulla vita quotidiana delle persone.