La 16a Conferenza delle Nazioni Unite sulla Biodiversità si terrà a ottobre nella città di Cali. Lo ha annunciato la presidenza colombiana, che attende circa 190 Paesi e 13.000 persone per questa prima pietra miliare dell’accordo per la salvaguardia della natura, che sarà suggellato nel 2022 a Montreal.
La scelta è ricaduta sul secondo Paese più ricco di biodiversità
La Colombia ha scelto la terza città del Paese, una rinomata destinazione turistica nel cuore della regione del Pacifico colombiano, che ospita la “maggiore biodiversità” del Paese, ha annunciato il presidente colombiano Gustavo Petro durante una cerimonia a Bogotà martedì. Dopo il ritiro della Turchia, la Colombia, il secondo Paese più ricco di biodiversità al mondo dopo il Brasile, ha assunto a dicembre la presidenza della COP16, in programma dal 21 ottobre al 1° novembre 2024.
Cali, una città di sette fiumi situata nel cuore della giungla della Valle del Cauca (sud-ovest) e della Cordigliera delle Ande, dichiara di ospitare 438 specie diverse di orchidee, 563 specie di uccelli e circa 1.100 specie di farfalle. “La Colombia vuole che questa COP sia quella che riconosce la natura come uno dei pilastri della transizione climatica“, ha dichiarato Susana Muhamad, ministro colombiano dell’Ambiente e dello Sviluppo sostenibile.
“Questa sarà una COP latinoamericana e una COP in cui la voce dei Paesi della mega-biodiversità sarà presa in considerazione negli interessi geopolitici internazionali“, ha aggiunto. La COP16, che riunisce i quasi 190 Paesi firmatari della Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica (CBD), si tiene due anni dopo la COP15, ospitata a Montreal sotto la presidenza della Cina.
L’edizione precedente e le speranze per il futuro
La precedente edizione, nel dicembre 2022, ha portato all’accordo Kunming-Montreal. Questo “patto di pace con la natura” ha fissato l’obiettivo di proteggere efficacemente il 30% della terra e del mare del pianeta entro il 2030, oltre a ripristinare il 30% degli ecosistemi degradati, dimezzare l’uso di pesticidi e il tasso di introduzione di specie aliene invasive, e così via.
La COP16 sarà l’occasione per i Paesi firmatari di dimostrare il loro impegno presentando le strategie e i piani d’azione nazionali per la biodiversità (NBSAP). Rinomata per la sua biodiversità e ricchezza naturale, la Colombia è anche il Paese più pericoloso al mondo per gli attivisti ambientali, circa sessanta dei quali sono stati uccisi sul suo territorio nel 2022, secondo l’ONG Global Witness. La maggior parte di questi omicidi è legata all’agroindustria, all’industria mineraria e forestale, all’accesso all’acqua, al bracconaggio e al traffico di droga.