“Siamo l’unica regione del nostro Paese in allerta rossa per la siccità. C’è una carenza di precipitazioni che si trascina da 8 mesi e che non si verificava dal 1980. In Sicilia viviamo grandi periodi di scirocco con vasti incendi in estate e durante l’inverno la siccità. Siamo davanti a uno stravolgimento dell’ecosistema ambientale“. Lo ha detto il Presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, ospite della trasmissione ‘Il pomeriggio di Radio1′ su Radio1 Rai, parlando dell’emergenza siccità. “Stiamo approntando delle misure di emergenza, di contenimento della crisi, sperando nella pioggia – ha aggiunto -, anche se siamo consapevoli che le eventuali piogge che potranno arrivare non saranno sufficienti a eliminare questo stato di allerta”.
“Ci siamo adeguati alla direttiva Ue, anticipando la legislazione nazionale, per affinare le acque depurate nell’industria, ma anche per usi civili e ambientali; favoriremo la sostenibilità ambientale con fondi regionali ma anche provenienti dal Fondo sociale europeo. Il futuro del contrasto alla siccità consiste nella depurazione delle acque reflue“, ha aggiunto Schifani. “Per il settore agricolo stiamo erogando contributi alle aziende di allevamento per l’acquisto di foraggio e per l’approvvigionamento idrico degli animali, ma anche per esonerarle dal pagamento del canone di affitto delle superfici pubbliche per il 2024″, continua Schifani. “La questione delle condutture idriche si trascina in Sicilia da tempo e ce ne faremo carico, mentre sulla desalinizzazione siamo intervenuti a favore delle isole minori e vogliamo occuparcene in maniera più intensa: attraverso il Fondo sociale europeo stanzieremo fondi sull’impiantistica per realizzare postazioni campione. Dobbiamo sempre guardare al peggio ed essere pronti a prevenirlo“.
“Una settimana fa abbiamo attivato un’unità di crisi, che si riunisce periodicamente e segue le logiche del razionamento dell’acqua ad opera dei gestori, della riattivazione di vecchi pozzi e dell’attivazione di nuovi, del collegamento tra diversi invasi e dell’utilizzo di autobotti con l’ausilio della Protezione Civile“, ha continuato il Presidente. “Non siamo ancora arrivati a chiedere un uso più morigerato dell’acqua perché non siamo a quel livello di allerta, ma vigileremo ed è chiaro che se servirà fare un appello alla popolazione, agiremo: al momento lo stato di crisi è sotto controllo con le misure vigenti, ma se l’assenza di precipitazioni dovesse proseguire prenderemo provvedimenti”, ha concluso Schifani.