Nel corso del 2023, l’Italia, in relazione al suo ruolo di Paese contribuente all’Agenzia Spaziale Europea, è scivolata dal 3° al 4° posto in Europa. Secondo una ricerca condotta dall’Osservatorio Space Economy della School of Management del Politecnico di Milano, presentata durante il convegno “Space Economy Italiana al bivio: oltre alla leadership tecnologica serve un vero ecosistema“, l’Italia ha stanziato un finanziamento di 580 milioni di euro, registrando un decremento del 2% rispetto all’anno precedente. Questo posiziona l’Italia dietro a Germania (che ha contribuito con 1,05 miliardi di euro), Francia (con 1 miliardo di euro) e Regno Unito (con 610 milioni di euro).
Il contesto globale ha visto un’impegno costante da parte dei governi delle principali potenze economiche mondiali nel settore dello Spazio nel corso del 2023. Questo impegno è motivato dal desiderio di sfruttare i benefici strategici e socioeconomici che derivano dall’esplorazione e dallo sfruttamento dello Spazio. Gli Stati Uniti rimangono il maggior contribuente ai programmi spaziali, con un investimento governativo di 73 miliardi di dollari e un budget della NASA pari a 26 miliardi di dollari per il 2023. Seguono la Cina, con un investimento di 14 miliardi di dollari.
Per quanto riguarda i programmi dell’Agenzia Spaziale Europea, il budget complessivo per il 2023 ammonta a 7,08 miliardi di euro, di cui 4,9 miliardi provengono dai finanziamenti dei singoli Stati membri. Questi dati evidenziano l’importanza strategica che i vari Paesi attribuiscono alla presenza nello Spazio e l’impegno finanziario che ciò comporta.