Emergono nuovi dettagli sulla dinamica dell’incidente che una settimana fa è avvenuto al largo delle coste di Trinidad e Tobago, nei Caraibi, provocando lo sversamento di una quantità imprecisata di greggio che ha contaminato molti chilometri di spiagge, danneggiando anche la barriera corallina. Ci sono voluti vari giorni alle autorità locali e agli organismi marittimi internazionali, per arrivare ad una provvisoria conclusione sull’accaduto. Anche se rimane il mistero sulla vicenda, ora le autorità hanno appreso che l’incidente ha coinvolto non una imbarcazione come ritenuto finora, ma due unità in navigazione.
Una di esse, una chiatta senza motore lunga 90 metri e indentificata con il nome Gulfstream, è affondata, anche se è in parte visibile al largo delle coste da Scarborough a Lowlands. L’altra è un rimorchiatore, il Solo Creed, scomparso dopo l’incidente. Inoltre, la prima parte delle indagini ha permesso di definire che il convoglio era partito da Panama, ed era diretto in Guyana, dove le autorità locali hanno ammesso che non è mai arrivato.
Per poter risalire all’identificazione certa delle due unità e ai loro proprietari affinché si facciano carico dei danni ambientali provocati, il Governo di Port of Spain ha contrattato la compagnia internazionale I.R. Consilium, specializzata fra l’altro nelle attività illecite legate al petrolio.
Operazioni di pulitura
Le operazioni di ripulitura e contenimento del greggio fuoriuscito continuano 24 ore al giorno, anche se i soccorritori non erano fino a ieri riusciti a bloccare lo sversamento in mare dal relitto semi affondato. Non vi è neanche certezza sul tipo di idrocarburo che la chiatta stava trasportando. I risultati di laboratorio per i campioni prelevati dovrebbero essere disponibili nelle prossime ore.