Una dieta eccessivamente ricca di proteine espone a un aumento del rischio di sviluppare aterosclerosi, un’alterazione della parete delle arterie che nel tempo può portare a gravi eventi cardiovascolari come infarti o ictus. Questa conclusione emerge da uno studio condotto dai ricercatori della University of Pittsburgh School of Medicine, i cui risultati sono stati pubblicati su Nature Metabolism.
Le proteine sono componenti cruciali dell’alimentazione umana: secondo i ricercatori, l’assunzione giornaliera raccomandata è di 0,8 grammi per kg di peso corporeo, che rappresenta circa l’11% del fabbisogno energetico totale. Tuttavia, il modello alimentare prevalente nelle società occidentali ha portato a un aumento significativo del consumo di proteine, con un terzo della popolazione che ne assume quantità superiori al consigliato e circa un quarto che arriva a consumarne più del doppio. La maggior parte di queste proteine proviene da fonti animali.
Lo studio, che ha coinvolto sia modelli cellulari e animali che 23 individui umani, ha evidenziato che quando il consumo di proteine supera una determinata soglia, corrispondente a circa il 22% dell’apporto calorico quotidiano, si attivano meccanismi biologici che coinvolgono il sistema immunitario e che favoriscono lo sviluppo dell’aterosclerosi. Un ruolo cruciale in questo processo è giocato dalla leucina, un amminoacido che costituisce uno dei mattoni fondamentali delle proteine e che attiva in modo anormale il sistema immunitario. Babak Razani, coordinatore dello studio, ha sottolineato: “Il nostro studio dimostra che aumentare l’assunzione di proteine per migliorare la salute metabolica non è una soluzione universale. Al contrario, si potrebbero causare danni significativi alle arterie“. Razani ha poi aggiunto: “Speriamo che questa ricerca stimoli una riflessione sull’importanza delle modifiche dietetiche nel modulare la funzione corporea a livello molecolare“.