Un importante passo verso la creazione di un antidoto universale contro il veleno dei serpenti è stato raggiunto dai ricercatori dello Scripps Research Institute, istituto di ricerca biomedica con sede in California. Questi studiosi hanno sviluppato un anticorpo capace di neutralizzare gli effetti delle tossine letali presenti nei veleni di una vasta gamma di serpenti, tra cui il temuto mamba nero e il cobra reale. I test condotti su topi hanno dimostrato che questo anticorpo non solo protegge gli animali dalla morte, ma anche dalla paralisi, come attestato nello studio pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine.
Tuttavia, è emerso che tale anticorpo non è efficace contro il veleno delle vipere. Di conseguenza, per sviluppare un antidoto universale sarà necessario creare un cocktail di diversi anticorpi. Si tratta di un obiettivo cruciale considerando che più di 100mila persone all’anno, soprattutto in Asia e Africa, perdono la vita a causa del morso di serpenti, e gli antidoti attualmente disponibili funzionano solitamente solo contro una singola specie.
I ricercatori, guidati da Joseph Jardine, hanno tratto ispirazione dai loro precedenti studi sui vaccini contro il virus dell’HIV. Hanno notato che, simile all’HIV, anche le tossine dei serpenti presentano regioni conservate che non mutano da una specie all’altra, rendendole obiettivi ideali per un anticorpo mirato.
Analizzando le proteine presenti nei veleni di una vasta gamma di serpenti, gli autori dello studio hanno identificato una specifica tossina, nota come ‘tossina a tre dita’ o 3FTx, che presenta segmenti molto simili tra le diverse specie. Dopo aver individuato un promettente candidato, i ricercatori hanno cercato tra oltre 50 miliardi di possibilità per trovare anticorpi umani capaci di legarsi a questa tossina. Riducendo la ricerca a circa 3.800 molecole, ne hanno individuate 30 in grado di riconoscere più di una variante di 3FTx. Tra queste, un anticorpo in particolare, denominato 95Mat5, si è dimostrato particolarmente efficace nel legarsi a tutte le varianti testate.
Questo risultato rappresenta un significativo passo avanti verso la realizzazione di un antidoto universale contro il veleno dei serpenti, offrendo speranza per salvare vite umane in tutto il mondo.