Il tweet su Zoozve: la straordinaria odissea di 2002 VE 68

La sua storia potrebbe risalire a 7.000 anni fa
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Nel lontano 2002, l’attenzione degli astrofili fu catturata da un corpo celeste enigmatico nelle vicinanze di Venere, dando inizio a una saga cosmica che si snoda tra le stelle. Ma la sorpresa si è estesa ben oltre l’osservazione del firmamento, quando sulla Terra è emersa una curiosità altrettanto affascinante, portando con sé una serie di interrogativi avvincenti su Zoozve.

Zoozve: non un semplice “sassolino spaziale”

Il conduttore di Radiolab, Latif Nasser, ha recentemente condiviso un intrigante post su Twitter, svelando la sua esplorazione del mistero legato a una luna denominata in modo insolito: “Zoozve“, presente sul poster di astronomia del suo bambino di due anni. La rivelazione è stata sorprendente quando, dopo una accurata ricerca su Google, Nasser ha appreso che Venere non ospita alcuna luna, secondo la conferma della NASA.

L’indagine si è dipanata attraverso un intricato intreccio di informazioni, portando Nasser persino a contattare un amico presso la NASA, il quale ha fatto emergere una scoperta stupefacente. “Zoozve” non era affatto una luna di Venere, ma piuttosto il corpo celeste noto come 2002 VE 68.

Quando gli oggetti celesti fanno la loro prima apparizione, ricevono una designazione provvisoria basata sull’anno della scoperta. Nel caso di 2002 VE 68, la sua designazione comprende il numero dell’anno seguito da due lettere, delineando un nome scientifico ma altrettanto affascinante.

Questo non è un semplice “sassolino spaziale“. Si tratta del primo oggetto del suo genere mai scoperto, grazie alla sua orbita straordinaria. L’Osservatorio di Tuorla, in un eloquente comunicato stampa del 2004, spiega che, come tutti gli asteroidi, l’orbita di VE68 lo conduce attorno al Sole, ma con una particolarità che lo rende unico: il suo “anno” è quasi identico a quello di Venere.

La prima quasi-luna del Sistema Solare

La scoperta ha svelato un balletto cosmico affascinante, in cui VE68 e Venere danzano attorno al Sole quasi in perfetta sincronia. Ma la trama non si esaurisce qui. Tracciando l’orbita di 2002 VE, gli scienziati hanno fatto una scoperta straordinaria: la presenza della prima quasi-luna, o quasi-satellite, nel nostro Sistema Solare.

Le quasi-lune, con il loro nome evocativo, non sono esattamente lune nel senso tradizionale. Orbitali attorno al Sole, sono anche influenzate dai pianeti lungo il loro percorso. Da allora, altre quasi-lune sono state scoperte, aggiungendo un ulteriore strato di fascino e mistero al nostro angolo di universo.

Ma cosa rende 2002 VE 68 così speciale? Oltre alla sua coreografia orbitale, gli scienziati ipotizzano che potrebbe provenire da altrove. Le loro computazioni indicano che l’oggetto si trova in questa orbita da circa sette millenni e vi rimarrà per altri cinque secoli.

La sua storia potrebbe risalire a 7.000 anni fa, quando potrebbe essere stato un asteroide vicino alla Terra, “iniettato” nella sua orbita attuale dall’azione del nostro pianeta. Ulteriori osservazioni hanno rivelato possibili incontri ravvicinati con la Terra e un percorso orbitale complesso, governato non solo dalla Terra, ma anche dalla Luna e da Mercurio.

L’indagine di Nasser e la scoperta di questa quasi-luna sottolineano quanto ancora abbiamo da apprendere sull’universo che ci circonda e sulle meraviglie che ci aspettano nelle profondità dello spazio.

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