La stagione secca del Venezuela si estende tipicamente da dicembre a marzo, con forti piogge che ritornano in aprile e maggio. La stagione degli incendi nel Paese segue generalmente lo stesso schema, con il numero di incendi osservati dai satelliti che tende ad aumentare a gennaio, a raggiungere il picco a marzo e a diminuire a maggio. E così è stato anche per la stagione degli incendi del 2024, con una differenza fondamentale. Nei mesi precedenti, il clima insolitamente caldo e secco, potenzialmente una conseguenza del riscaldamento globale e dei cambiamenti nella circolazione e nei pattern di pioggia associati al fenomeno El Niño, ha inaridito i paesaggi del Paese e li ha preparati a bruciare.
Il sensore MODIS della NASA ha rilevato un numero record di incendi in Venezuela nella prima parte dell’anno, secondo i dati pubblicati da Queimadas, un programma dell’Istituto nazionale brasiliano per la ricerca spaziale (INPE). Il numero degli incendi a gennaio e febbraio 2024 è stato superiore a 9.000, il numero più alto di qualsiasi altro gennaio o febbraio dall’inizio delle registrazioni MODIS all’inizio degli anni 2000. A marzo, il sensore ha rilevato più di 11.000 incendi; l’unico altro marzo in cui MODIS ha rilevato più incendi è stato nel 2003.
Anche VIIRS, un sensore simile ma più recente in grado di rilevare incendi più piccoli e a temperature più basse, ha osservato un numero insolitamente elevato di incendi in Venezuela durante i primi tre mesi del 2024, secondo i dati pubblicati da Global Forest Watch.
L’immagine in alto, acquisita da MODIS sul satellite Terra della NASA, mostra diversi grandi incendi che bruciano a sud del fiume Orinoco il 26 marzo 2024, avvolgendo l’area nel fumo. Le aree marroni nella parte settentrionale dell’immagine fanno parte del Llanos, una savana per lo più priva di alberi ricoperta di praterie e pascoli di bestiame inondati stagionalmente. Le aree verdi nella parte meridionale dell’immagine sono foreste pluviali che si estendono ai margini degli altopiani della Guiana, un altopiano che copre la metà meridionale del Venezuela.
I dati del SERVIR Amazon Fire Dashboard indicano che diversi grandi incendi boschivi del sottobosco sono scoppiati nella regione a marzo. Secondo quanto riferito da El Estímulo, alcune parti del Parco Nazionale di Canaima, che ospita una varietà unica di specie animali e vegetali endemiche, sono tra le aree bruciate.