Missione Ax-3, Villadei: “l’Italia può continuare a giocare un ruolo importante nello spazio”

Villadei: "vedere l'Italia dallo spazio è emozionante, nella consapevolezza che è un Paese che ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo delle attività spaziali"
MeteoWeb

Il Colonnello dell’Aeronautica Militare Walter Villadei, da poco rientrato dalla missione Ax-3 Voluntas a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), ha preso parte ad un incontro con la comunità dell’Università degli Studi di Bari “A. Moro”. “È un’esperienza straordinaria: vedere la Terra dello spazio è un’emozione fortissima, riuscire a vedere l’Italia dallo spazio è altrettanto emozionante, ma soprattutto questo nella consapevolezza che è un Paese straordinario, che ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo delle attività spaziali”, ha detto Villadei.

La missione Ax-3

La missione Ax-3 è decollata il 18 gennaio scorso dal Kennedy Space Center della NASA, a Cape Canaveral, in Florida, ed è rientrata a largo di Daytona, sempre in Florida, lo scorso 9 febbraio. La missione ha rappresentato un’occasione strategica per l’Italia per continuare a promuovere l’impegno verso un accesso sicuro ed efficace allo spazio offrendo la possibilità di incrementare competenze scientifiche, tecnologiche e operative legate alle attività umane nello spazio, attraverso lo svolgimento di esperimenti in microgravità, promossi dal Ministero della Difesa, tramite l’Aeronautica Militare, e dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), in coordinamento con centri di ricerca, università e industria.

La missione Ax-3 ha messo assieme “il mondo scientifico, accademico, militare, istituzionale. Per questo è stata una grande emozione aver portato nuovamente il tricolore italiano a bordo della Stazione Spaziale Internazionale“, ha aggiunto Villadei.

La ricerca è una attività complessa: “l’analisi dei risultati derivanti dalla sperimentazione fatta a bordo della stazione, che è stata estremamente articolata tra esperimenti scientifici, tecnologici, operativi, richiede tempo”, e ora passa ai gruppi di ricerca.

L’Italia nello spazio

Era il 1964 quando l’Italia diventò il terzo Paese al mondo a lanciare un satellite nello spazio, il San Marco-1, grazie al generale dell’Aeronautica Militare Luigi Broglio, “che prese alcuni tecnici proprio dalla Regione Puglia – ha ricordato Villadei -. L’Italia, in generale, è uno di quegli attori protagonisti fondamentali che, soprattutto nel futuro, aggregando le competenze del mondo scientifico, industriale e accademico, può continuare a giocare un ruolo importante”.

Il messaggio rivolto agli studenti da parte del Colonnello è stato preciso: “lo spazio non è così lontano – ha concluso -, per loro rappresenta una concreta opportunità professionale di crescita, non solo per quanti desiderano diventare astronauti, ma anche per tante professionalità. Lo spazio si caratterizza come dominio fortemente interdisciplinare”, per “creare progetti e avere gli studenti che con passione possano crescere anche in questo ambiente“. In questo, “la Puglia è una Regione che investe e che considera lo spazio un settore strategico: creare le sinergie, coinvolgere gli studenti, le università e le industrie è una strategia vincente per restare protagonisti a livello internazionale”.

Condividi