Negli ultimi tempi, i cambiamenti climatici sono usati come alibi per molte cose, spesso anche per coprire mancanze nella gestione del territorio in eventi meteo come alluvioni o siccità. Una nuova vetta nello “scaricabile dei cambiamenti climatici” è stata toccata nelle scorse ore dal sindaco di Milano Giuseppe Sala, che tra le righe ha affermato che bisogna abituarsi alle buche nelle strade per colpa del clima che cambia.
Nella diretta social ‘Cose in Comune’, durante la quale ha riposto alle domande dei cittadini e ha fatto il punto sugli interventi di manutenzione stradale, Sala ha detto che a Milano il problema delle buche in strada quest’anno si è intensificato a causa delle piogge che hanno colpito la città a febbraio. Nel capoluogo lombardo, ci sono “4mila strade con circa 2mila chilometri – ha detto il sindaco -, di questi 270 sono interessate da binari di tram. Quest’anno il problema delle buche c’è stato in modo significativo perché, dopo un periodo di siccità da novembre a gennaio, a febbraio e fino al 6 marzo circa sono scesi 280 millimetri di acqua piovana. L’anno precedente nello stesso periodo erano stati 13 millimetri. Quindi nel 2024 abbiamo avuto 20 volte l’acqua dell’anno precedente“. A creare le nuove buche stradali sono state anche le salature fatte per evitare le gelate, che sono state circa 15 a gennaio. Quindi ci sono i lavori relativi ai sotto servizi e infine il tema “dei flussi di traffico”.
Fin qui niente di strano: Sala ha spiegato i fattori che hanno contribuito ad esacerbare il problema delle buche a Milano, e tra questi ci sono anche le forti piogge. Il problema sorge con la frase seguente, da molti equivocata e che è costata al sindaco di Milano titoloni sui giornali del tipo: “le buche in strada sono colpa del cambiamento climatico”. Ecco le parole di Sala che hanno alimentato la polemica: “che ci piaccia o no dobbiamo abituarci a questa situazione che alterna periodi di siccità a piogge violente e continuative, onestamente questo non accadeva – ha spiegato il sindaco Sala -. Noi adattiamo il nostro sistema e cerchiamo di fare sempre meglio, lavorano con me persone che si fanno un bel mazzo”.
Anche se il primo cittadino non ha collegato direttamente i cambiamenti climatici alle buche, quel sottile velo di fatalità – ormai sempre più presente nella narrativa catastrofista sul clima – sembra quasi un alibi per nascondere qualche carenza da parte del Comune. Le piogge avranno pure contribuito al problema, ma non si può di certo incolpare il clima se le strade di Milano sono costellate di buche.