Siccità, l’acqua sarà ancora razionata in Tunisia nei prossimi mesi

Migliora leggermente la situazione siccità in Tunisia: tasso di riempimento delle dighe al 40%
MeteoWeb

Il razionamento dell’acqua dovuto alla siccità in Tunisia, introdotto nel 2023 attraverso un sistema generalizzato di quote e tagli idrici, continuerà nel prossimo periodo. Lo ha annunciato il Segretario di Stato tunisino per le Risorse idriche, Ridha Gabouj in occasione di una giornata per sensibilizzare sulla necessità di razionalizzare l’uso dell’acqua, organizzato nella Giornata mondiale dell’acqua. Gabouj ha sottolineato che le precipitazioni medie nel 2024 sono rimaste basse, appena il 29%, nonostante un miglioramento rispetto allo scorso anno. Il tasso di riempimento delle dighe è migliorato del 18%, attestandosi intorno al 40%, anche se rimane basso nelle principali dighe del Paese, non superando il 30% nella diga di Sejnane, il 40% in quella di Sidi Salem e il 50% in quella di Sidi El Barrak.

Oltre agli effetti del cambiamento climatico, le risorse idriche in Tunisia sono gravemente affette dal fenomeno degli sprechi, ha lamentato il Segretario di Stato, invitando i consumatori a prendere coscienza della scarsità dell’acqua e a modificare i loro comportamenti.

La Tunisia lavora dal 1995 per razionalizzare il consumo d’acqua nel settore agricolo e per prevenire le perdite d’acqua nelle reti di irrigazione, e il 95% delle zone irrigate sono dotate di dispositivi per il risparmio dell’acqua, ha detto ancora Gabouj. Pur sottolineando che il settore turistico consuma solo l’1% delle risorse idriche, il funzionario ha affermato che è in corso un coordinamento con questo settore per razionalizzare l’uso di questa risorsa, utilizzando l’acqua di mare per riempire le piscine e l’acqua trattata per irrigare le aree verdi delle unità alberghiere.

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