“Dagli Appennini Centrali in su, i dati che stiamo elaborando non ci permettono mai di stare tranquilli: non c’è la capacità di invaso necessaria ad affrontare grandi periodi di siccità, specie dopo un precipitazione nevosa non abbondante o troppo breve“. Lo ha affermato il Commissario straordinario nazionale per l’emergenza idrica, Nicola Dell’Acqua, a margine della seduta di insediamento dell’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici dell’Autorità distrettuale di bacino dell’Appennino Settentrionale.
“Il compito degli Osservatori sarà anche quello di indicarmi le attività da fare per far sì che i territori siano più resilienti”, ha detto Dell’Acqua, parlando di “risparmio dell’acqua a valle” relativamente “anche al settore agricolo oltre che a quello idropotabile e industriale”, perché “in questo periodo dovremmo affrontare il tema con attività non infrastrutturali, gestire bene l’acqua quando c’è“, ma anche di capacità di invaso. “Negli ultimi 40 anni – ha spiegato – c’è stata una cattiva manutenzione ordinaria per cui parte degli invasi d’Italia sono o interrati, o non alla loro piena capacità”.
Autorità di Bacino: “in Toscana prevediamo fasi di piogge scarse”
“Sentendo i dati che ci verranno dalle previsioni di tutti gli enti meteo che lavorano col Commissario, diciamo che adesso stiamo bene, ma non contiamo di stare bene fra un po’“, perché “ci aspettiamo fasi di scarse piogge anche per adesso“. Lo ha affermato Gaia Checcucci, Segretaria generale dell’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, rispondendo alle domande dei giornalisti su eventuali rischi di siccità nei mesi a venire in Toscana. Checcucci ha partecipato alla riunione di insediamento dell’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici nell’area di competenza dell’Autorità.
“Da quello che tutti sappiamo – ha proseguito -, ma che poi verrà inserito, lavorato e modellato, diciamo che ci aspettiamo fasi di scarse piogge anche per adesso. Non mi sento di dare allarmismi, però mi sento di dire che se abbiamo convocato oggi l’Osservatorio, se c’è il Commissario, se siamo partiti in tempo, è anche perché abbiamo alle spalle una stagione che potrebbe replicarsi“. La segretaria generale dell’Autorità ha sottolineato che in questo momento “ho Bilancino pieno e comunque qualunque cosa succeda è gestibile, ho Montedoglio su cui c’è anche un investimento che l’Autorità ha proposto proprio per portarlo a massimo regime, però per esempio la costa livornese, la foce dell’Arno non sta benissimo, perché lì c’è un prelievo d’acqua sotterraneo, e abbiamo visto che dal 2017 c’è una riduzione importante della capacità di ricarica delle falde”.