La tranquilla serata di preghiera nella chiesa parrocchiale di San Costanzo a Pont Canavese si è trasformata in un incubo per decine di fedeli, quando un guasto alla caldaia ha scatenato un’emergenza sanitaria che ha coinvolto 40 persone, di cui 10 sono state costrette al trattamento in camera iperbarica.
La vicenda
L’incidente si è verificato durante la tarda serata di ieri, mentre la congregazione partecipava alla funzione religiosa. La rapida risposta dei soccorsi ha evitato conseguenze ancora più gravi, ma la paura e la confusione hanno dominato il momento in cui il monossido di carbonio ha invaso l’aria della chiesa.
Tra le vittime ci sono anche bambini, come un piccolo di otto anni, che insieme ad altre nove persone ha necessitato di cure particolari in camera iperbarica. Fortunatamente, nessuno versa in gravi condizioni al momento, ma l’evento ha comunque lasciato un’impronta di preoccupazione e sgomento nella comunità.
Le autorità locali, tra cui vigili del fuoco e carabinieri, sono intervenute prontamente per gestire la situazione e determinare le cause dell’incidente. Secondo le prime indagini condotte dagli inquirenti, il guasto alla caldaia della chiesa è stato il responsabile della fuoriuscita di monossido di carbonio.
Il Monossido di Carbonio
Il monossido di carbonio è un gas inodore e insapore, che può risultare estremamente pericoloso se inalato in quantità eccessive. È noto come “il killer silenzioso” poiché le sue vittime spesso non si accorgono della sua presenza fino a quando non è troppo tardi. In questo caso, la rapida reazione delle autorità e la presenza di dispositivi di soccorso hanno fatto la differenza tra la vita e la morte.
La comunità locale è stata scossa da questo tragico evento, ma allo stesso tempo ha dimostrato solidarietà e sostegno per coloro che sono stati colpiti dall’incidente. Le preghiere e i pensieri positivi si sono riversati verso coloro che sono ancora in fase di recupero, mentre la ricerca della verità su come e perché si sia verificato l’incidente è ancora in corso.
La sicurezza delle strutture e degli impianti è diventata una priorità assoluta per le autorità ecclesiastiche e civili, che stanno lavorando per garantire che un simile incidente non possa mai più accadere. Nel frattempo, la comunità di Pont Canavese si stringe attorno alle vittime e alle loro famiglie, nell’auspicio di una pronta guarigione e di una maggiore consapevolezza sui pericoli del monossido di carbonio.