Nuovo doppio scramble per l’Eurofighter italiano della Task Force Air 4th Wing, schierata nella base polacca di Malbork. L’attivazione è stata richiesta per intercettare un velivolo non identificato che sorvolava le acque internazionali del Mar Baltico nei due giorni scorsi, tra l’8 e il 9 aprile. Successivamente, il Centro di comando e controllo delle operazioni aeree della NATO (CAOC) con sede a Uedem, in Germania, ha lanciato l’allarme.
I velivoli dell’Aeronautica Militare italiana appartenenti alla TFA, che operano nell’ambito della missione NATO Enhanced Air Policing, hanno proceduto all’intercettazione e all’identificazione del velivolo prima di rientrare nella base di Malbork. In entrambi i casi, i caccia sono stati inviati a intercettare un aereo Ilyushin IL-20M (COOT-A) dell’aeronautica russa che sorvolava il Mar Baltico senza rispondere alle richieste di identificazione. Per la prima volta da quando i Typhoon italiani sono stati schierati in Polonia, abbiamo le foto delle intercettazioni (vedi immagini a corredo dell’articolo), mentre in passato queste non erano state rilasciate.
La Task Force Air “4th Wing” impiega quattro velivoli Eurofighter (F-2000) provenienti da quattro stormi di difesa aerea dell’Aeronautica Militare: il 4° Stormo di Grosseto, il 36° Stormo di Gioia del Colle, il 37° Stormo di Trapani e il 51° Stormo di Istrana. Grazie a questi velivoli è possibile garantire il decollo e l’intercettazione di qualsiasi traccia sospetta rilevata dal radar in pochi minuti, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno.