Il cargo Dragon ha lasciato la ISS: 2 tonnellate di materiali scientifici verso la Terra

La navetta cargo Dragon di SpaceX si è sganciata in modo automatico dal modulo Harmony della ISS: ammaraggio previsto per il 30 aprile
MeteoWeb

Con un carico prezioso che comprende fibre ottiche prodotte in orbita e minuscole navette per terapie anticancro, il cargo Dragon di SpaceX ha lasciato la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e ha iniziato il suo viaggio di rientro sulla Terra. A bordo della navetta senza equipaggio ci sono circa 2 tonnellate di materiali scientifici, frutto degli esperimenti condotti a bordo della ISS e destinati alla NASA e agli altri partner della ISS.

La navetta, che era arrivata sull’avamposto spaziale il 23 marzo, si è sganciata in modo automatico dal modulo Harmony della ISS, dopo avere ricevuto il comando dal centro di controllo a Terra di SpaceX a Hawthorne, in California. L’ammaraggio è previsto il 30 aprile al largo delle coste della Florida.

Gli esperimenti al rientro

Tra gli esperimenti che rientrano a Terra ci sono oltre quattro chilometri di fibra ottica prodotti a bordo della Stazione Spaziale nell’esperimento Flawless Space Fibers-1, nel quale nuove tecniche che hanno permesso di aumentare il ritmo di produzione in orbita da 25 a 800 metri in un giorno. Tornano a Terra anche i batteri dell’esperimento GEARS (Genomic Enumeration of Antibiotic Resistance in Space), per scoprire come i microrganismi si adattano allo spazio. I risultati aiuteranno a proteggere gli astronauti destinati alle future missioni di lunga durata.

Ci sono poi i materiali dell’esperimento Misse-18 (Materials International Space Station Experiment-18-NASA): rivestimenti, punti quantici e un sosia del suolo lunare che hanno affrontato un ambiente estremo come lo spazio. A bordo della Dragon ci sono poi i campioni dell’esperimento Immune Cell Activation dell’Agenzia Spaziale Europea, volto a capire se la microgravità rende più facile trasferire nelle cellule umane farmaci incapsulati in nanoparticelle magnetiche: il risultato potrebbe aiutare a trovare a future terapie contro i tumori.

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