Le “forti esplosioni” rilevate nella notte scorsa in Iran, precisamente nella regione centrale di Isfahan, dove si trova un sito nucleare, potrebbero essere la risposta attesa di Israele all’attacco iraniano di sabato scorso. Anche se al momento Tel Aviv non ha emesso conferme ufficiali, tutto lascia supporre che la rappresaglia annunciata da Israele nei giorni scorsi sia stata attuata, nonostante gli inviti alla prudenza da parte della comunità internazionale.
Israele attacca l’Iran, cosa sappiamo
Ecco quanto sappiamo finora: Teheran ha riportato 3 esplosioni avvenute all’alba nelle vicinanze di una base militare nel centro del Paese, secondo quanto comunicato dall’agenzia ufficiale Fars. Secondo la televisione di Stato, queste “forti esplosioni” si sono verificate nella provincia centrale di Isfahan, ma le cause non sono ancora state confermate. L’Iran ha prontamente attivato la difesa aerea in diverse province. Secondo l’agenzia ufficiale Irna, non ci sono stati danni rilevanti, secondo quanto riportato dai suoi giornalisti. Questa regione della Repubblica islamica centrale ospita molti dei siti nucleari noti dell’Iran. Gli impianti nucleari nella regione di Isfahan, come ha affermato l’agenzia Tasnim, sono “completamente sicuri“. Anche l’agenzia ufficiale iraniana Irna ha sottolineato che “le installazioni importanti, in particolare quelle nucleari, sono completamente sicure e non è stato segnalato alcun incidente“. Israele non ha ancora commentato l’accaduto.
Nei scorsi giorni, Israele aveva avvertito che avrebbe risposto dopo che l’Iran aveva lanciato centinaia di missili e droni sul territorio israeliano durante il fine settimana, in risposta al raid del primo aprile contro il consolato iraniano a Damasco, attribuito a Israele. L’esercito israeliano ha confermato che le sirene d’allarme sono state attivate nel Nord di Israele. Anche gli Stati Uniti non hanno ancora commentato ufficialmente, ma NBC e CNN hanno riportato rispettivamente fonti vicine alla questione e un funzionario americano, indicando che Israele aveva avvertito Washington in anticipo dell’attacco, senza che gli Stati Uniti approvassero o partecipassero all’operazione.
Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, da Capri dove presiede la riunione dei capi delle diplomazie del G7, ha affermato di aver parlato con l’ambasciata di Teheran e ha rassicurato che gli italiani sono al sicuro, ma ha invitato alla prudenza per evitare un’escalation nella regione. La compagnia aerea degli Emirati Flydubai ha cancellato i voli per l’Iran e lo spazio aereo iraniano è stato chiuso per alcune ore. L’Australia ha esortato i suoi cittadini a lasciare Israele e i territori palestinesi a causa della “forte minaccia di ritorsioni militari e attacchi terroristici“.