Manifestanti pro-Palestina irrompono al convegno scientifico-spaziale a Torino: agenti contusi

La maggior parte dei ragazzi è stata bloccata prima dell'ingresso nel Salone d'Onore
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Un gruppo di una decina di ragazzi e ragazze hanno fatto irruzione al grido di ‘Palestina libera’ nel Castello del Valentino di Torino, dove è in corso la Conferenza degli addetti scientifici e spaziali. I Ministri Tajani, Bernini, Lollobrigida e Pichetto avevano già lasciato l’edificio dopo aver partecipato alla sessione mattutina del convegno. La maggior parte dei ragazzi – che affermavano di essere studenti del Politecnico di Torino – è stata bloccata prima dell’ingresso nel Salone d’Onore, dove si attendeva la ripresa pomeridiana dell’evento. Solo una ragazza è riuscita ad entrare con una bandiera palestinese.

Prendete posizione contro un genocidio contro il popolo palestinese e il popolo curdo“, ha gridato la ragazza che è riuscita ad entrare nel salone. “Non vogliono interrompere gli accordi con Israele e voi state qui a discutere mentre c’è gente che muore”. Dopo qualche minuto, la ragazza è stata portata via con la forza dalla sala. Il gruppo di manifestanti si è quindi diretto verso l’uscita dell’edificio, ma è stato bloccato dagli agenti in assetto antisommossa, che ne ha impedito l’uscita in un primo momento. Dopo alcuni minuti di attesa senza particolari tensioni, le forze dell’ordine hanno lasciato uscire il gruppo di protesta.

7 poliziotti feriti negli scontri

Questa mattina, dopo diversi tentativi di aggirare i blocchi delle forze dell’ordine i manifestanti, circa una cinquantina, hanno lanciato anche uova e fumogeni, mentre i reparti mobili della Polizia li hanno respinti con gli scudi. “Cortei pacifici che di pacifico non hanno proprio nulla, siamo in presenza di professionisti del disordine. La libertà di espressione, di pensiero e di manifestare deve essere garantita a tutti, anche a coloro ai quali loro la vogliono impedire. Il nostro dovere è di fare rispettare le regole”, ha affermato il Segretario Generale del Sindacato Autonomi di Polizia-SAP, Stefano Paoloni, dopo che sette poliziotti sono rimasti feriti a seguito degli scontri con alcuni manifestanti del corteo pro Palestina. “Ogni giorno – ha aggiunto Paoloni – stiamo rischiando la nostra incolumità fisica per garantire la sicurezza di tutti. Per mettere fine a questa escalation di violenza è fondamentale che tutti prendano le distanze. In passato, per motivi strumentali e spesso di carattere politico, qualcuno ha ammiccato a questi violenti sull’altare della libertà di manifestare. Ora è sotto gli occhi di tutti che questi soggetti sono tutt’altro che pacifici. La violenza non può mai essere legittimata, ora ci aspettiamo una presa di posizione chiara e, in tal senso, ne saremo attenti osservatori. Esprimiamo solidarietà ai colleghi rimasti feriti oggi a Torino e ci auguriamo che possano riprendere presto il servizio”.

Anche il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha commentato l’accaduto con un post su Facebook: “solidarietà alle Forze dell’ordine per l’ennesimo e inaccettabile attacco da parte di centri sociali e collettivi. Questa mattina sette agenti sono rimasti contusi a Torino a seguito del tentativo da parte di un violento gruppo di attivisti di sfondare un cordone di Polizia nei pressi del Castello del Valentino. Condanniamo con fermezza quanto accaduto, lo Stato è accanto di chi difende la libertà e la sicurezza di tutti i cittadini”.

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