La Mongolia: un Paese affascinante tra storia e natura incontaminata

Contrariamente a quanto il nome potrebbe suggerire, la Mongolia non ha accesso diretto al mare
MeteoWeb

La Mongolia, situata nell’Asia centrale come un gioiello tra Russia e Cina, è un paese che conquista con la sua vastità, la sua storia millenaria e la sua natura incontaminata. Le immense steppe, che si estendono a perdita d’occhio come un mare verdeggiante, ospitano greggi di animali al pascolo e regalano panorami mozzafiato. Le maestose catene montuose, come l’Altai, il Khangai e il Khentii, offrono scenari suggestivi e opportunità uniche per gli amanti dell’avventura. Il deserto del Gobi, con le sue distese sabbiose e i resti fossili di dinosauri, affascina per la sua natura arida e suggestiva.

Geografia e territorio della Mongolia: ecco dove si trova

La Mongolia, situata nell’Asia centrale come un immenso gioiello tra Russia e Cina, si estende per 1.564.116 chilometri quadrati, posizionandosi al 18esimo posto tra le nazioni più grandi del mondo. La sua vastità, pari a quattro volte l’Italia, si traduce in un territorio eterogeneo che regala paesaggi mozzafiato e un’esperienza di viaggio unica.

Steppe sconfinate: Un mare verde a perdita d’occhio

Le steppe, che ricoprono circa il 70% del territorio mongolo, rappresentano l’anima pulsante del paese. Queste immense distese erbose, che si estendono a perdita d’occhio come un mare verdeggiante, ospitano greggi di animali al pascolo e offrono uno spettacolo suggestivo. Le steppe mongole, oltre alla loro bellezza estetica, sono un habitat ideale per diverse specie animali, tra cui lupi, volpi, gazzelle e uccelli rapaci.

Deserti aridi: Un fascino brullo e suggestivo

A sud del paese si estende il deserto del Gobi, un territorio arido e sabbioso che si contrappone alle verdi steppe e alle montagne imponenti. Questo deserto, nonostante la sua natura arida, vanta una bellezza suggestiva e un fascino particolare. Le sue distese sabbiose, punteggiate da dune e rocce erose dal vento, custodiscono resti fossili di dinosauri che rendono il Gobi una meta ambita per i paleontologi.

C’è il Mare in Mongolia?

Contrariamente a quanto il nome potrebbe suggerire, la Mongolia non ha accesso diretto al mare. Il termine “Mare della Mongolia” si riferisce al Lago Khövsgöl, un bacino idrico di origine glaciale situato nel nord-ovest del paese. Questo lago, considerato sacro dai mongoli, è il più grande del paese e vanta una bellezza incontaminata. Le sue acque cristalline, circondate da montagne e steppe, lo rendono una meta ideale per attività di relax e svago.

I Fiumi della Mongolia

La Mongolia è attraversata da una fitta rete di fiumi, tra cui il Selenge, il più lungo del paese, il Tuul che attraversa la capitale Ulaanbaatar e il Kherlen. Questi corsi d’acqua, oltre ad offrire paesaggi suggestivi, forniscono acqua potabile e irrigua alle aree circostanti, rappresentando una risorsa vitale per l’agricoltura e l’allevamento. I fiumi mongoli sono inoltre un importante habitat per diverse specie di pesci e uccelli, contribuendo alla biodiversità del paese.

Le Montagne della Mongolia

La Mongolia vanta maestose catene montuose che si snodano per tutto il paese, creando scenari maestosi e offrendo opportunità uniche per gli amanti dell’avventura. Il massiccio dell’Altai a ovest, con le sue vette innevate e i ghiacciai perenni, è un paradiso per gli alpinisti e gli escursionisti. Il Khangai, situato al centro del paese, regala panorami mozzafiato e ospita numerose riserve naturali. Il Khentii, a est, è caratterizzato da foreste rigogliose e laghi cristallini, creando un ambiente incontaminato ideale per il trekking e il relax.

I Laghi della Mongolia

Oltre al Lago Khövsgöl, la Mongolia ospita numerosi altri laghi, ognuno con le sue caratteristiche uniche. Il Lago Uvs, situato nel bacino occidentale del paese, è un sito patrimonio dell’UNESCO rinomato per la sua flora e fauna peculiari. Il Lago Terkhiin Tsagaan, conosciuto come il “Lago Bianco“, è famoso per le sue acque turchesi e i suoi paesaggi incontaminati. Questi laghi, con la loro bellezza cristallina e gli ecosistemi unici, sono mete ideali per attività di trekking, pesca e birdwatching.

Superficie e Popolazione della Mongolia

La Mongolia, con i suoi 1.564.116 chilometri quadrati di superficie, si posiziona al 18esimo posto tra le nazioni più grandi del mondo. Per avere un’idea della sua vastità, basti pensare che è quattro volte più grande dell’Italia. Questa immensità si traduce in un territorio eterogeneo, ricco di contrasti e di paesaggi mozzafiato.

Nonostante la sua grandezza, la Mongolia è un paese poco popolato. Con circa 3.336.414 abitanti (2022), la densità di popolazione si aggira attorno ai 2,1 abitanti per chilometro quadrato. La maggior parte della popolazione vive nelle zone urbane, con la capitale Ulaanbaatar che conta circa 1,5 milioni di abitanti. Il resto della popolazione è distribuito in modo sparso nelle zone rurali, dove l’allevamento rappresenta la principale attività economica.

La bassa densità di popolazione della Mongolia contribuisce a preservare l’ambiente incontaminato e a creare un’atmosfera di pace e tranquillità. I vasti spazi aperti e la natura selvaggia del paese offrono un’esperienza unica ai visitatori che desiderano immergersi in un ambiente autentico e lontano dal caos delle città.

La distribuzione della popolazione in Mongolia è influenzata da diversi fattori, tra cui il clima, le risorse naturali e le attività economiche. Le zone urbane, come Ulaanbaatar e Erdenet, attirano la popolazione grazie alle maggiori opportunità di lavoro e ai servizi offerti. Le zone rurali, invece, sono popolate principalmente da famiglie di pastori nomadi che si spostano con i loro greggi alla ricerca di pascoli e acqua.

La Mongolia ha registrato una crescita demografica costante negli ultimi decenni. Questo trend è dovuto principalmente al miglioramento delle condizioni di vita e all’aumento dell’accesso all’istruzione e all’assistenza sanitaria. Tuttavia, il paese deve ancora affrontare sfide come la povertà e la disoccupazione, soprattutto nelle zone rurali.

Fauna e Flora della Mongolia

La Mongolia vanta una fauna ricca e diversificata, adattata alle diverse condizioni climatiche e ambientali del paese. Tra gli animali selvatici più iconici troviamo i cavalli selvatici di Przewalski, gli unici cavalli selvatici rimasti al mondo, i lupi grigi, predatori alfa della catena alimentare, le volpi rosse, abili cacciatrici opportuniste, le gazzelle della Mongolia, veloci e agili corridori, e gli aquiloni reali, maestosi rapaci che dominano i cieli. La steppa, le montagne e i deserti della Mongolia offrono inoltre habitat ideali per diverse specie di uccelli, rettili, anfibi e insetti.

La flora della Mongolia è altrettanto ricca e diversificata della sua fauna. Le steppe, caratterizzate da un clima temperato continentale, ospitano una varietà di erbe, fiori e arbusti. Le montagne, con i loro climi più freddi e umidi, sono ricoperte da foreste di conifere e latifoglie. I deserti, nonostante la loro natura arida, presentano una flora adattata alla siccità, con piante resistenti come i cactus e le succulente. La Mongolia vanta inoltre numerose specie di piante medicinali, utilizzate da secoli nella medicina tradizionale mongola.

La Mongolia è impegnata nella conservazione della sua ricca biodiversità. Il paese ha istituito diverse aree protette, come il Parco nazionale di Hustai, dove vengono reintrodotti i cavalli selvatici di Przewalski, e il Parco nazionale di Gorkhi-Terelj, famoso per le sue rocce granitiche e le sue incisioni rupestri. La Mongolia collabora inoltre con organizzazioni internazionali per la tutela dell’ambiente e la lotta al bracconaggio.

I Confini della Mongolia

La Mongolia confina con:

Russia a nord: La frontiera con la Russia, lunga circa 3.485 chilometri, è la più lunga del paese. I due paesi hanno una lunga storia di relazioni diplomatiche e commerciali.

Cina a sud: La frontiera con la Cina, lunga circa 4.677 chilometri, è la più estesa del paese. I due paesi hanno intensi scambi commerciali e culturali. La Cina è il principale partner commerciale della Mongolia, importando materie prime e esportando prodotti manifatturieri.

Kazakistan a ovest: La frontiera con il Kazakistan, lunga circa 1.534 chilometri, è relativamente breve. I due paesi hanno relazioni amichevoli e collaborano in diversi settori, come l’energia e il turismo.

Assenza di sbocco sul mare: La Mongolia è uno dei due paesi al mondo, insieme al Liechtenstein, a non avere accesso diretto al mare. Questa condizione geografica ha influenzato la sua storia e la sua economia, orientandola verso l’allevamento nomade e il commercio con i paesi confinanti.

Che lingua si parla in Mongolia?

La lingua ufficiale della Mongolia è il mongolo, appartenente al gruppo delle lingue mongole. Il mongolo è parlato da circa il 94% della popolazione e viene utilizzato in tutti i contesti ufficiali, come l’istruzione, l’amministrazione e i media.

Dialetti: Il mongolo presenta diversi dialetti, tra cui il khalkha, parlato dalla maggioranza della popolazione, il buriat, diffuso nella Mongolia orientale, e il toorguut, parlato dai mongoli occidentali.

Alfabeto: Il mongolo utilizza un alfabeto cirillico modificato, introdotto nel 1940 in sostituzione dell’alfabeto uiguro precedentemente utilizzato. L’alfabeto cirillico modificato conta 35 lettere, di cui 24 derivate dall’alfabeto cirillico standard e 11 aggiunte per rappresentare i suoni specifici della lingua mongola.

Insegnamento della lingua: Il mongolo è insegnato in tutte le scuole del paese ed è una materia obbligatoria per tutti gli studenti. La lingua è inoltre ampiamente utilizzata nei media, nella letteratura e nella cultura popolare.

Inglese: L’inglese sta diventando sempre più diffuso in Mongolia, soprattutto nelle zone urbane e tra le giovani generazioni. Tuttavia, la conoscenza dell’inglese non è ancora molto diffusa tra la popolazione in generale.

Altre lingue: Oltre al mongolo e all’inglese, in Mongolia si parlano anche altre lingue minoritarie, come il russo, il cinese e il kazako. Queste lingue sono parlate principalmente dalle comunità etniche minoritarie che vivono nel paese.

Condividi