Il municipio di Bogotà si appresta a imporre sanzioni a coloro che sprecheranno acqua in risposta alla grave siccità che ha causato un drastico razionamento delle risorse idriche senza precedenti nella città. Durante una conferenza stampa, il sindaco della capitale colombiana, Carlos Fernando Galan, ha annunciato l’introduzione di multe per le azioni irresponsabili che portano allo spreco di acqua. Da giovedì scorso, circa 10 milioni di residenti dell’area metropolitana di Bogotà e dei comuni circostanti hanno subito tagli programmati nell’approvvigionamento idrico per contrastare il calo dei livelli nei serbatoi della città, situati a circa 30 km a Est, sulle montagne della Cordigliera Orientale. Tuttavia, Galan ha lamentato che queste misure non siano risultate sufficienti a migliorare la situazione, specialmente considerando l’impatto del fenomeno climatico El Niño, che ha portato a un aumento dell’irradiazione solare e delle temperature.
Le multe varieranno da 700mila a 1,2 milioni di pesos colombiani (circa 170-290 euro) per atti come il lavaggio dei veicoli sulle strade pubbliche o lo scarico di rifiuti come sapone o olio nei corsi d’acqua. La polizia intensificherà le pattuglie per identificare e sanzionare i trasgressori. Considerando l’inefficacia del razionamento attuale, le restrizioni potrebbero essere rafforzate nei prossimi giorni.
Nel frattempo, il Paese è alle prese con la minaccia di un razionamento energetico a causa del basso livello delle centrali idroelettriche, che potrebbero entrare in una fase critica se scenderanno sotto il 27% della capacità. Alejandro Castañeda, direttore esecutivo dell’Associazione Nazionale delle Imprese Energetiche, ha avvertito che il livello attuale è del 29,7%, ma si sta avvicinando sempre di più alle interruzioni di corrente. Il presidente Gustavo Petro ha programmato un incontro con il Ministro delle Miniere e dell’Energia per discutere le possibili misure da adottare per affrontare la crisi, previsto per lunedì prossimo.