La Regione Piemonte ha ottenuto la proroga al 31 luglio dello stato di emergenza idrica dichiarato nel 2022. Lo annuncia il Presidente Alberto Cirio, insieme all’assessore all’Agricoltura, Marco Protopapa. L’obiettivo è aiutare le filiere agroalimentari dei settori zootecnico, ortofrutticolo e vitivinicolo, in difficoltà a causa del cambiamento climatico e dei mercati internazionali.
“Dopo la richiesta di riconoscimento di calamità naturale per la siccità del 2023, avanzata nell’ambito del confronto con i principali rappresentanti del mondo vitivinicolo, come Vignaioli Piemontesi, Piemonte Land of wine, Associazione dei Comuni del Moscato e alcune cantine sociali – affermano Cirio e Protopapa – ci siamo attivati anche per rispondere alle istanze dei viticoltori del Brachetto e dei produttori dell’ortofrutta, come quelli della Mela rossa Cuneo Igp, e della carne di razza piemontese. Ci siamo rivolti al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, per chiedere la proroga al 31 luglio dello stato di emergenza idrica dichiarato con le delibere del Consiglio dei ministri del 4 luglio e del 28 dicembre 2022″.
“Dai numerosi incontri con le organizzazioni agricole, i consorzi di tutela e le associazioni di produttori – sottolineano – è emersa una grave crisi che ne mette a rischio la sopravvivenza. È quindi fondamentale l’intervento del governo: queste produzioni di qualità certificata sono strategiche per l’economia del Piemonte e del Paese“.
Le aziende agricole hanno tempo fino al 18 aprile per trasmettere ai Comuni i dati relativi ai danni del 2023. I Comuni, qualora i danni superino il 30% della produzione lorda, trasmetteranno le informazioni alla Regione entro la fine del mese.