Nell’incantevole panorama dell’arte, emergono talvolta misteri intriganti che sfidano la logica e l’immaginazione. Uno di questi enigmi affascinanti affiora da un murale del 1937, custodito in un edificio governativo nella pittoresca città di Springfield, Massachusetts in cui appare un uomo che sembra scattarsi un selfie con uno smartphone.
“Mr. Pynchon and the Settling of Springfield”
Il murale, intitolato “Mr. Pynchon and the Settling of Springfield” e realizzato dal talentuoso Umberto Romano, offre uno sguardo vivido nel passato, raffigurando il fondatore di Springfield, William Pynchon, insieme a una variegata compagnia di personaggi dell’epoca. Tuttavia, tra le figure festose e i dettagli accuratamente dipinti, emerge un’anomalia intrigante: un uomo che sembra tenere tra le mani un oggetto che ricorda in modo sorprendente uno smartphone moderno.
L’immagine di questo uomo che si scatta un selfie potrebbe sembrare banale oggi, ma nel contesto del 1937, quando gli smartphone erano ancora un sogno lontano nel futuro, questa rappresentazione è davvero fuori dal comune.
Cosa potrebbe essere questo misterioso oggetto? Le ipotesi sono variegate e intriganti. Alcuni sostengono che potrebbe trattarsi di un libro di preghiere o addirittura di una Bibbia, mentre altri suggeriscono che sia uno specchio o persino un pugnale. Tuttavia, la teoria dello specchio sembra la più suggestiva, considerando i riferimenti commerciali presenti nel dipinto e l’idea che gli specchi fossero oggetti di scambio comuni tra gli indigeni e gli europei dell’epoca.
L’immagine di questo presunto selfie nel 1937 ha scatenato un acceso dibattito e una fervida speculazione sui social media, alimentando la fantasia di chi si chiede se sia possibile che le invenzioni del futuro possano essere trapelate nel passato in qualche forma enigmatica.
Sebbene il mistero dell’uomo con lo “smartphone” del 1937 rimanga insoluto, questa storia affascinante ci ricorda il potere dell’arte nel suscitare domande senza risposta e nel catturare l’immaginazione delle persone attraverso i secoli. Che si tratti di un’illusione temporale o semplicemente di un dettaglio curioso dipinto dalla mano di un artista geniale, questo enigma ci invita a riflettere sulle meraviglie nascoste della storia e dell’immaginazione umana.