I Neanderthal e gli esseri umani moderni hanno condiviso il pianeta per decine di migliaia di anni, ma le loro storie evolutive sono ben diverse. Sebbene entrambe le specie abbiano affrontato sfide simili, come l’adattamento a climi mutevoli e la competizione per le risorse, un nuovo studio pubblicato su Scientific Reports suggerisce che potrebbero aver avuto approcci differenti per gestire lo stress infantile, con potenziali conseguenze a lungo termine sulla loro sopravvivenza.
Stress infantile: una misura dello sviluppo
Lo stress infantile è un fenomeno complesso che può essere causato da una varietà di fattori, tra cui malattie, malnutrizione, traumi e persino lo svezzamento. Sebbene lo stress sia una parte inevitabile della vita, può avere effetti negativi sullo sviluppo fisico e mentale dei bambini. Per questo motivo, gli scienziati studiano i livelli di stress infantile nelle popolazioni antiche per comprendere meglio come le diverse strategie di cura dei bambini e gli ambienti sociali potrebbero aver influenzato la salute e la sopravvivenza dei bambini.
Smalto dentale come finestra sul passato
In questo studio, un team di ricercatori guidato da Laura Limmer e Sireen El Zaatari ha analizzato lo smalto dentale di 423 denti di Neanderthal e 444 denti di umani del Paleolitico superiore. Lo smalto dentale è un tessuto duro che conserva una registrazione chimica della dieta e dell’ambiente di un individuo durante lo sviluppo. Analizzando i solchi orizzontali nello smalto, i ricercatori possono identificare periodi di stress infantile, come malattie o malnutrizione.
Stress infantile simile, ma in fasi diverse
I risultati dello studio hanno rivelato che sia i Neanderthal che gli esseri umani del Paleolitico superiore presentavano livelli simili di difetti dello smalto, indicatori di stress infantile. Tuttavia, le fasi di sviluppo in cui questi difetti si verificavano differivano tra le due specie. Negli umani del Paleolitico superiore, i difetti dello smalto erano più comuni intorno allo svezzamento, il periodo in cui i bambini passano dal latte materno a cibi solidi. Nei Neanderthal, invece, i difetti dello smalto iniziavano a comparire con lo svezzamento e raggiungevano il picco dopo lo svezzamento, suggerendo che i bambini Neanderthal potessero aver affrontato un periodo prolungato di stress in questo periodo.
Strategie di cura dello stress
Gli autori dello studio ipotizzano che le differenze temporali nello stress infantile tra le due specie possano essere spiegate da differenti strategie di cura dei bambini. Gli umani del Paleolitico superiore potrebbero aver adottato strategie per ridurre lo stress dello sviluppo dopo lo svezzamento, come:
- Allungare il periodo di allattamento al seno
- Fornire ai bambini cibi più morbidi e facili da digerire
- Trascorrere più tempo con i bambini per fornire supporto emotivo
Queste strategie potrebbero aver aiutato i bambini umani del Paleolitico superiore a superare il periodo di stress post-svezzamento e migliorare la loro salute e sopravvivenza. I Neanderthal, invece, potrebbero non aver adottato le stesse strategie, esponendo i loro bambini a un rischio maggiore di stress e conseguenze negative sulla salute.
Un vantaggio evolutivo per gli esseri umani moderni?
Lo studio di Limmer, El Zaatari e colleghi offre nuove informazioni sulle differenze nello sviluppo e nelle strategie di cura dei bambini tra Neanderthal e umani moderni. I risultati suggeriscono che i bambini del Paleolitico superiore potrebbero aver sviluppato strategie di cura più efficaci per ridurre lo stress infantile e migliorare la sopravvivenza, contribuendo al loro successo evolutivo rispetto ai Neanderthal.