Clima ed energia, Pichetto: “servono bacini di raccolta e dighe”

Pichetto: "dobbiamo renderci il più possibile autonomi in quanto a produzione di energia, e perciò spingere su tutto"
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Il cambiamento climatico c’è. Così ci sono sempre meno piogge, ma l’acqua che cade è sempre la stessa. Perciò a distanza di pochi chilometri c’è la siccità e accanto l’alluvione. Questo è il motivo per cui noi dobbiamo dare il nostro contributo alla decarbonizzazione per fare meglio quello che facevamo prima”. Così il Ministro dell’ambiente e sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che ha fatto tappa a Forlì per la presentazione del progetto di due nuove Comunità energetiche rinnovabili.

Questo – spiega – ci permetterà di mantenere il nostro livello di benessere economico. Noi abbiamo ancora due terzi della nostra energia che deriva dal fossile. Dobbiamo assolutamente superare questo stato, sia per ridurre la CO2 sia per toglierci da una dipendenza molto forte che prima avevamo con la Russia ed ora da altri. Perciò l’obiettivo che ho è quello di arrivare al 2030 ribaltando il rapporto attuale fra fossile due terzi e rinnovabili un terzo. Questo lo fai, ad esempio, riprendendo l’idroelettrico, che serve anche a raccogliere l’acqua quando piove, limitando i guai a valle, per poi rilasciarla quando serve. Al momento raccogliamo solo l’11% dell’acqua piovana. In Spagna sono al 37%. Dobbiamo – osserva il Ministro – renderci il più possibile autonomi in quanto a produzione di energia, e perciò spingere su tutto: geotermico, fotovoltaico, eolico, ricordando che il sole c’è. Potremmo poi fare qualche valutazione anche su altri tipi di energia, quale il nuovo nucleare, che non ha alcun riferimento col passato, ma questa è una discussione che lasciamo al momento più opportuno“.

Pichetto Fratin: “servono bacini di raccolta e dighe”

Questi tragici eventi ci hanno fatto aprire gli occhi: alterniamo siccità e alluvione. Ciò che una volta era straordinario mettiamoci in testa che può diventare ordinario”, ha detto Pichetto Fratin che, durante il suo tour in Emilia Romagna accanto ai candidati alle Europee di Fi ha fatto tappa anche a Bologna. “Questo – ha spiegato – deve impegnare tutti su quelle azioni che negli ultimi 40 anni non sono state fatte: non abbiamo più fatto bacini di raccolta delle acque, non abbiamo più fatto dighe”.

Per quanto riguarda i risarcimenti per l’alluvione, il Ministro difende il lavoro del Commissario Francesco Figliuolo che “sta andando avanti, gli stanziamenti sono stati fatti. Certamente per le opere più consistenti ci vogliono anche i tempi per farle”.

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