Quando la cura della pelle diventa un’ossessione: i rischi della dermorexia

La dermorexia definisce "una serie di comportamenti ossessivi verso la skincare abilitati e incoraggiati dall'industria della cura della pelle"
MeteoWeb

Il termine dermorexia definisce la cura ossessiva della pelle, alimentata soprattutto dai social media. Coniata dall’editorialista del Guardian, Jessica DeFino, la dermorexia definisce “una serie di comportamenti ossessivi verso la skincare abilitati e incoraggiati dall’industria della cura della pelle” e rientra tra i comportamenti di dipendenza nell’uso delle procedure cosmetiche già citati da uno studio pubblicato dalla National Library of Medicine.

L’uso eccessivo, ripetuto e persistente di prodotti diversi per la cura del viso e del corpo comporta però il rischio di provocare dermatiti e allergie da contatto, specie tra i giovanissimi che, trainati dai social media, sono sempre più alle prese creme illuminanti, maschere, tonici.

A preoccupare noi esperti, non è solo l’ossessione per l’uso smodato di prodotti di cosmesi ma soprattutto la richiesta di filler e di tossina botulinica tra i ragazzini che li porterà negli anni a chiedere sempre di più – spiega Giuseppe Argenziano, Ordinario e Direttore Clinica Dermatologica della Università della Campania Luigi Vanvitelli e Presidente Sidemast, la Società Italiana di Dermatologia e delle Malattie Sessualmente Trasmesse -. In generale, i rischi per la salute nell’uso eccessivo e soprattutto nella stratificazione dei prodotti possono essere dermatiti o allergie da contatto, causate spesso dall’applicazione di più principi attivi non adatti alla propria tipologia di cute. Penso anche a trattamenti invasivi come gli scrub o i peeling che a lungo andare provocano l’assottigliamento dello strato corneo rendendo la pelle più fragile e soggetta a infezioni. In realtà – prosegue – la pelle non ha bisogno di essere ripristinata. Va semplicemente lavata, curata, idratata“, conclude.

Condividi