D’Agostino: “porti Ue investono in transizione energetica”

Quello citato da D'Agostino è il risultato di un sondaggio presentato nei giorni scorsi a Parigi
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I porti UE che movimentano il 70% delle merci stanno investendo in transizione energetica, rispetto a quanto accadeva in precedenza, quando gli investimenti erano tutti dedicati ai trasporti. Lo ha detto il dimissionario presidente dell’Autorità portuale di Trieste Zeno D’Agostino, in qualità di presidente di Espo, l’organizzazione che rappresenta i porti marittimi degli Stati Membri dell’Unione Europea e ha membri osservatori da parecchi altri paesi Europei.

La transizione energetica in UE

Quello citato da D’Agostino è il risultato di un sondaggio presentato nei giorni scorsi a Parigi. Oggi la realtà geopolitica è caratterizzata dal fatto che “c’è la totale incapacità di prevedere le cose, perché è impossibile prevedere, e sarà sempre peggio“, ha sottolineato D’Agostino. “Quando non si è in grado di fare previsioni, si investe in più ambiti. Nell’ambito delle trasformazioni, anche i porti stanno cambiando, arricchendo la tradizionale attività.” In questo senso D’Agostino ha fatto l’esempio dello scalo di Marsiglia, diventato “terzo hub di gestione dati mondiale” per presenza di cavi sottomarini attraverso i quali si trasmettono dati. “Marsiglia continua a fare il porto tradizionalmente ma è diventato anche un hub di dati, sviluppando risultati economici“.

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